Cronaca

Las Vegas, compagna del killer: non sapevo del suo piano. Sceriffo non esclude complici di Paddock

Marilou Danley, la compagna del killer di Las Vegas, presa in consegna ieri dal Fbi è stata interrogata dagli inquirenti ed ha assicurato di non essere stata a conoscenza del progetto omicida di Stephen Paddock, che domenica ha ucciso 58 persone, ferendone altre 489 durante un concerto in città. Danley, secondo una dichiarazione del suo avvocato a Los Angeles, ha descritto il killer come un uomo “gentile, premuroso e tranquillo”. “Non mi ha mai detto niente” a proposito del fatto che “qualcosa di terribile sarebbe successo”, ha spiegato, confermando che circa due settimane fa l’uomo aveva acquistato per lei un biglietto per le Filippine, Paese di cui è originaria, invitandola ad andare a visitare la sua famiglia. Nelle Filippine Paddock ha inoltre trasferito un’importante somma di denaro, circa 100.000 dollari: “diceva che sarebbero servite per comprare una casa per me e per la mia famiglia”, ha spiegato la donna, dicendosi preoccupata che “questo viaggio inaspettato e il denaro fossero un modo per rompere” la relazione. Ma non ha mai sospettato che il compagno “pianificasse tale violenza contro chiunque”, ha aggiunto l’avvocato di Danley nella sua dichiarazione.

Sul fronte delle indagini, gli inquirenti non escludono la possibilità che Stephen Paddock abbia avuto un complice. “E’ dubbio il fatto che sia stato capace di spostare così tanto materiale (bellico) senza assistenza”, “si può dire che abbia beneficiato di un aiuto ad un certo momento”, ha detto lo sceriffo Joseph Lombardo. Secondo la polizia Paddock ha sparato per dieci minuti contro la folla che assisteva a un concerto, dal 32esimo piano dell’hotel Mandalay Bay, uccidendo 58 persone e ferendone 489. Lo sceriffo Lombardo ha rivelato che Paddock aveva affittato una stanza all’Ogden hotel, pochi giorni prima di attuare il suo progetto omicida, dal 22 al 24 settembre, in contemporanea con un festival di musica alternativa, forse pensando a un’altra strage. Secondo il Journal Review di Las Vegas, inoltre, al killer era stato prescritto un ansiolitico – tipo valium – nello scorso mese di giugno.

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