Politica

La destra francese ha deciso: per l’Eliseo in campo Nicolas Sarkozy e Alain Juppé

di Giuseppe Novelli

E’ scattato il countdown. Con l’avvio ufficiale delle primarie a destra, oggi si è compiuto un passaggio cruciale: infatti colui che la spunterà a novembre tra Nicolas Sarkozy e Alain Juppé partirà favorito per diventare il futuro Capo di Stato francese nel 2017. Si andrà al voto fra 7 mesi. A sinistra François Hollande, presidente socialista uscente, che settimana dopo settimana fa segnare record di impopolarità, scioglierà la riserva per la corsa all’Eliseo (foto) solo a dicembre, vale a dire un mese prima delle primarie del Partito socialista, previste per il 22 e 29 gennaio 2017. Tutti i sondaggi prevedono un’umiliante sconfitta per lui, con appena l’11% dei consensi, già al primo turno delle presidenziali, indipendentemente da chi saranno gli avversari. Ma anche eventuali altri candidati socialisti non otterrebbero risultati molto migliori, facendo presagire uno scenario che ricorda quello del voto del 2002, quando l’allora premier socialista uscente Lionel Jospin venne eliminato al primo turno, lasciando i francesi a scegliere per la prima volta nella loro storia tra un candidato della destra e uno dell’estrema destra, Jacques Chirac e Jean-Marie Le Pen. Le esitazioni e l’impopolarità di François Hollande, 62 anni, hanno scatenato nel suo campo ambizioni striscianti, come quelle del premier Manuel Valls. Mantenendo sapientemente la suspence, il ministro dell’Economia Emmanuel Macron, 38 anni, è uscito dal governo a fine agosto per fondare il suo movimento, “En Marche!”, presentato come “né a destra né a sinistra”, ma non ha ancora annunciato la sua candidatura.

Altri tre ministri hanno invece detto chiaramente che vogliono partecipare alle primarie: Arnaud Montebourg, l’ecologista Cécile Duflot, e Benoît Hamon. All’estrema sinistra, si è candidatao Jean-Luc Mélenchon, che aveva registrato l’11% dei voti al primo turno delle presidenziali 2012. A destra, fra i Republicains (ex Ump) sono sette i pretendenti alle primarie, previste il 20 e 27 novembre. Fatto salve sorprese, il duello sarà tra l’ex premier Alain Juppé, 71 anni, più moderato, e l’ex presidente Nicolas Sarkozy, 61 anni, due figure agli antipodi, ma dai destini collegati da oltre 30 anni. “Le vere elezioni si svolgeranno a novembre e non a maggio”, secondo Bruno Jeanbart, dell’istituto di sondaggi OpinionWay. “A priori il vincitore delle primarie a destre sarà il vincitore delle presidenziali”. Nessuna lotta intestina invece nel Front National, dove a correre per l’Eliseo sarà, con assoluta certezza, Marine Le Pen, che già nel 2012 era arrivata al terzo posto con il 18% dei voti. Gli attentati jihadisti in Francia, a Parigi e poi a Nizza, non hanno fatto che portare acqua al suo mulino e quindici anni dopo l’exploit di Jean-Marie, la figlia del fondatore del Front National, partito di cui ha preso le redini, è praticamente certa di arrivare al secondo turno, per poi soccombere di fronte al candidato dei “Republicains”.

 

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