Politica

La difesa di Battisti, pronti a impugnare decisione giudici

La prima sezione della Corte d’Assise d’Appello ha rigettato la richiesta dell’avvocato di Cesare Battisti, Davide Steccanella, di commutare la pena all’ergastolo nella reclusione a 30 anni per l’ex terrorista dei Pac, condannato a quattro ergastoli per altrettanti omicidi commessi alla fine degli anni ’70. La decisione e’ stata depositata dal presidente della Corte a cinque giorni dall’udienza dell’incidente di esecuzione sollevata dalla Procura Generale dopo la richiesta del difensore di Battisti. Nell’ordinanza dei giudici si legge che “spetta alla magistratura di sorveglianza a valutare se e quando Battisti – a cui non risulta applicabile il regime ostativo – potra’ godere dei benefici penitenziari” cosi’ come previsto dall’articolo 4 della legge 279/2002.

“Le decisioni dei giudici non si commentano e se non si condividono si impugnano”. E quanto si e’ limitato a dire l’avvocato Davide Steccanella, difensore di Cesare Battisti, pronto ad impugnare il provvedimento con cui la Corte d’Assise d’appello di Milano ha rigettato l’istanza di commutazione della pena dall’ergastolo a trent’anni lasciando pero’, aperto uno spiraglio, stabilendo che la pena nel suo caso non e’ ostativa alla richiesta dei benefici penitenziari. La notizia arriva a ‘Porta a Porta’, nel corso della registrazione della puntata che ha come ospite il ministro dell’Interno. “Permesso premio a Cesare Battisti? Questa e’ la giustizia a cui mettere mano – ha detto Matteo Salvini -. Uno che ha avuto una condanna per quattro omicidi non puo’ avere permessi premio. E non perche’ la pena deve essere punitiva. Io sono milanese come Cesare Beccaria, ma assassini pedofili e stupratori non possono avere permessi premio”.

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