La forza naturale della coppia nelle monumentali sculture di Wilhelm Senoner

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16 febbraio 2018

Esistono sculture razionali, che prendono l’osservatore dal punto di vista logico, analitico sulle forme, sui materiali utilizzati, sull’immagine in sé, conquistandolo sul lato estetico, e poi esistono quelle particolari forme espressive che catturano immediatamente l’emotività, la parte più morbida che affonda le sue radici nell’interiorità più profonda, a volte nascosta ma che non chiede altro che di potersi liberare ed emergere. È questo l’effetto che provocano le sculture di Wilhelm Senoner, nato a Ortisei in Val Gardena e che di quella terra prende il contatto con la natura e lo trasforma in mezzo comunicativo; le sue opere sono realizzate in bronzo ma per la maggior parte in legno di tiglio dipinto con colori acrilici e terre, con la particolare caratteristica che l’artista, prima di procedere alla fase della tinta. raccoglie i trucioli del legno generati dalla levigatura e li incolla per dare ruvidità e viscosità alle forme rappresentate.

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Perché in fondo è così che si presenta l’essere umano, lineare ma pieno di rughe, fisiche, emotive, intime, che lo rappresentano e lo seguono per tutto il corso della sua vita. I lavori di Senoner sono frutto di una ricerca personale sulla condizione dell’uomo contemporaneo, un uomo che nasce e vive per trovare il suo completamento, l’altra metà di sé che lo rende più forte, più sereno, più in equilibrio. Infatti nelle sculture in cui l’artista rende protagonista una sola delle due parti emerge la sofferenza, la malinconia e la fatica di essere al mondo in solitudine, la tristezza di non aver trovato la quadratura del cerchio che, magicamente, si compie solo e unicamente nell’incontro con l’altro. Quello al quale abbandonarsi, dentro il cui abbraccio sciogliersi, con cui parlare anche senza bisogno di usare parole, in quella dimensione ideale che Wilhelm Senoner racconta attraverso un delicato bacio sulla fronte, attraverso una vicinanza completa anche quando le due parti sono posizionate spalle a spalle però unite, come se il contatto fosse vitale per la loro individualità. La solitudine appesantisce le difficoltà quotidiane, suggerisce l’artista nelle opere colme di pathos in cui l’uomo e la donna singoli appaiono piegati all’indietro, sofferenti in quel loro voler restare in piedi ma con la urlante richiesta di essere sostenuti, di trovare quel tutto che li potrà rendere più forti.

Wilhelm Senoner_Respiro o La donna nel vento_2016_bronzo_cm 188x64x64_©Egon Dejori

Al contrario invece, le sculture in cui l’unione tra le due individualità è protagonista mostrano una rotondità emotiva, un andare l’uno verso l’altra, un canale comunicativo che crea un vortice verso l’interno, un magnetismo emozionale che fa apparire i soggetti rassicurati, totalizzati in un’unione che costituisce una barriera a difesa dal mondo esterno.

Wilhelm Senoner_Tensione simbiotica_2017_legno di tiglio_colori acrilici e terre_cm 100x150x80_©Egon Dejori

Ecco che, dunque, la quotidianità non fa più paura, gli ostacoli con creano più sofferenza, i blocchi vengono superati attraverso quella forza incredibile che scaturisce dal sentimento più nobile di tutti: l’amore. L’ambientazione naturale delle opere di grande forza emotiva è quella delle montagne della Val Gardena, luogo in cui spesso sono esposte in perfetta armonia con la natura circostante, così tanto affini alle rocce delle montagne da diventarne parte integrante e da confondersi addirittura in esse; tuttavia anche in ambienti chiusi, ma traspiranti storia e tradizione come la Biblioteca del Daverio, sede dell’ultima mostra che ha avuto luogo a Milano a fine 2017, riescono a entrare in perfetta comunicazione con un luogo più ristretto ma in ogni caso capace di esaltarne l’espressività. La Biblioteca era intrisa di un’atmosfera magica, quasi mistica, grazie all’alchimia di quelle enormi frasi visive, quei canti corali tra uomo e donna, tra yin e yang, che hanno avvolto i visitatori lasciandoli quasi senza fiato, scoprendoli nell’anima e nella morbidezza segreta dei sentimenti che tutti, anche i più coriacei, non possono fare a meno di portare con sé. Nel corso della sua lunghissima carriera le opere di Wilhelm Senoner sono state esposte in importanti gallerie e musei in Italia, Austria e Germania, e ha partecipato a diverse mostre internazionali come Art Innsbruck, Tendence Frankfurt, Kunstart Bozen e Art Verona, ed è stato tra gli artisti presenti alla 54° Biennale di Venezia del 2011.

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Dunque nella settimana dell’amore non potevo non rendere protagonista un grande artista che ha fatto della coppia lo scopo della sua produzione, l’essenza della sua poetica e il cardine di un messaggio fondamentale in una società contemporanea in cui la parola d’ordine sembra essere diventata l’individualismo, la solitudine che apparentemente dona indipendenza e autonomia ma che in realtà allontana l’essere umano dalla propria reale e profonda natura. Perché in fondo, questo suggerisce Wilhelm Senoner e io condivido in pieno, la vita è completa quando si è in due. Dunque nella settimana dell’amore non potevo non rendere protagonista un grande artista che ha fatto della coppia lo scopo della sua produzione, l’essenza della sua poetica e il cardine di un messaggio fondamentale in una società contemporanea in cui la parola d’ordine sembra essere diventata l’individualismo, la solitudine che apparentemente dona indipendenza e autonomia ma che in realtà allontana l’essere umano dalla propria reale e profonda natura. Perché in fondo, questo suggerisce Wilhelm Senoner e io condivido in pieno, la vita è completa quando si è in due.

 

Wilhelm Senoner

Atelier

Via Arnaria 9/1, Ortisei (BZ)

Tel.: 0471-797987

Email: info@wilhelmsenoner.com

Sito web: www.wilhelmsenoner.com

 

 

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