La fuga dei renziani “doc”, il Giglio magico appassisce

La fuga dei renziani “doc”, il Giglio magico appassisce
Luca Lotti
1 marzo 2019

Il Giglio magico è appassito. Come dire, un altro nucleo del Pd renziano va in frantumi. Le strade degli storici fedelissimi di Matteo Renzi, continuano a dividersi, subendo un’accelerata alla vigilia delle primarie dem. D’altronde, il fiore fiorentino, è da tempo che continua a perdere petali. Vuoi per coloro che hanno abbandonato il senatore di Scandicci per salire sul carro dei nuovi vincitori, vuoi ancora, perché in tanti del protagonismo renziano non volevano più sentir parlare. Fatto sta che Maria Elena Boschi e Luca Lotti hanno intrapreso due rotte diverse in vista dei gazebo di domenica. L’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, poco più di quarantott’ore fa, ha fatto “outing”: “Voto Roberto Giachetti, è l’unico in questa fase che difende il lavoro e il progetto politico che abbiamo portato avanti in questi anni. Non che non mi fidi di Zingaretti, che dice che non farà patti con il M5s, però penso che ci siano fasi in cui tocca ad altri. E questa è una di quelle fasi”.

In sostanza, quella che all’apice del renzismo veniva bollata come la “reginetta” del Giglio magico non molla. Rimane sempre più che fedelissima a Renzi. Come anche il candidato segretario che più volte ha dichiarato “tutta la vita Matteo Renzi”. “Con Matteo – continua a evidenziare Giachetti – abbiamo condiviso le riforme fatte nel Paese, un progetto per l’Europa. E poi Matteo è anche una persona simpatica e con lui potrei condividere qualche battuta. E gli riconosco pure che è la persona che ha portato la sinistra al suo più grande risultato”. Linea di fedeltà abbandonata, invece, dall’amico – almeno fino a poco tempo fa – Lotti che, proprio grazie all’ex premier, ha potuto vivere una ribalta forse mai sperata. E così, l’ex ministro allo Sport, per le primarie scommette su Maurizio Martina. Un sostegno che però ha provocato tensioni nella mozione. Matteo Richetti in un vocale ai suoi, diventato pubblico, ha mandato letteralmente a cag… Martina per via della composizione delle liste per l’assemblea: fuori gli esponenti dem vicini a Richetti per far posto alle candidature decise da Lotti e Lorenzo Guerini.

E Richetti è proprio uno tra gli ultimi renziani pentiti, certificato da una delle recenti dichiarazioni: “Renzi è una storia oltre la quale andare. Il Pd che immagino io è molto diverso”. Intanto, Lotti tira dritto e gioca la carta dell’ex segretario reggente, essendo convinto che “le primarie le vincerà Martina”. Il mondo dell’ex premier si divide così tra il governatore del Lazio e l’ex segretario reggente. Anche se il grosso dei parlamentari renziani ha deciso di sostenere Martina. E qui si aprirebbe un altro scenario. La mossa di Lotti e l’endorsement della Boschi per Giachetti, potrebbe rende possibile il ricompattarsi del fronte renziano nel caso in cui nessun candidato alle primarie dovesse raggiungere il 51% ai gazebo. E se così fosse, questa strategia sarebbe la prova provata che i renziani corrono su più cavalli e sono pronti a lanciare l’assalto finale a Zingaretti in assemblea se il governatore del Lazio non dovesse superare la prova gazebo. Staremo a vedere.

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