Scienza e Tecnologia

La Nasa è pronta a riportare l’uomo sulla Luna

La Nasa si prepara a riportare l’uomo sulla Luna con un insediamento permanente; la stazione spaziale Gateway, per molti versi simile all’attuale Stazione spaziale internazionale che orbita intorno alla Terra ma posizionata su un’orbita più alta, prossima al nostro satellite naturale. Lo ha annunciato lo stesso amministratore della Nasa, Jim Bridenstine parlando dal Kennedy Space Center, in Florida per presentare la proposta di bilancio della Casa Bianca per le missioni spaziali del 2020, pari a 21,02 miliardi di dollari complessivi.

Assemblata a partire dal 2020, come la Iss la Gateway vedrà la luce grazie alla collaborazione delle agenzie spaziali americana, europea, giapponese, canadese e russa. Oltre che da modulo permanente di comando e controllo per le nuove missioni lunari, fungerà anche da stazione intermedia per i futuri eventuali voli spaziali verso altri corpi celesti. Peserà circa 40 tonnellate e sarà composta da un modulo di servizio, un modulo di comunicazione, uno di collegamento, una camera di equilibrio per le missioni extraveicolari, un habitat per gli astronauti e una stazione operativa per il braccio robotico Canadarm 3 e i lander lunari; i componenti verranno lanciati nello Spazio con il nuovo vettore americano Sls (Space launch system). Gli astronauti saranno in grado di occupare la nuova base, se tutto va bene a partire dal 2024, per un massimo di 3 mesi alla volta e la raggiungeranno grazie alla nuova capsula “Orion” della Lockeed-Martin.

“È un periodo molto eccitante per ciascuno di noi alla Nasa – ha detto, mostrando il cockpit della navetta, l’astronauta Nasa Karen Nyberg, già compagna d’equipaggio sulla Iss dell’astronauta italiano dell’Esa Luca Parmitano, nel 2013 – stiamo costruendo la navetta ma contemporaneamente continuiamo a vivere e lavorare sulla Stazione spaziale internazionale, facendo ricerca per gli scienziati di tutto il mondo, collaboriamo alla partecipazione delle imprese commerciali ai viaggi spaziali e ancora stiamo sviluppando la Gateway, i landers lunari e tutti i payload richiesti”. Contemporaneamente la Lockeed-Martin sta progettando anche un prototipo di lander lunare che potrebbe fare la spola tra la Gateway e la superficie lunare per trasportare astronauti, rifornimenti ed esperimenti scientifici da e per la Luna. Le missioni lunari serviranno a ricercare e sfruttare le risorse minerarie del nostro satellite ma, nella visione della Nasa, non resteranno fini e se stesse. Come ha sottolineato lo stesso Bridenstine, saranno solo il primo passo per andare anche verso altri mondi, a partire da Marte.

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