Scienza e Tecnologia

La Nasa si affida a soci privati per tornare sulla Luna

“Un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per l’umanità”… Quasi 50 anni dopo aver conquistato la Luna, la Nasa annuncia un nuovo piano per tornare sul nostro satellite naturale. Questa volta, però, affidandosi a 9 partner privati (Astrobotic Technology, Deep Space Systems, Draper, Firefly Aerospace, Intuitive Machines, Lockheed Martin, Masten Space Systems, Moon Express, Orbit Beyond: Edison) per inviare strumenti scientifici e tecnologici sulla Luna. Un nuovo “piccolo passo” ma con un obiettivo molto ambizioso: costruire una base lunare stabile.

“Crediamo che ci siano un sacco di ricerche incredibili che possiamo fare sulla superficie della Luna – ha spiegato l’amministatore della Nasa, Jim Bridenstine in live streaming mondiale – abbiamo chiamato questa missione ‘commercial lunar payload services program’, andremo sulla Luna con questi partner privati e questo è un grande cambiamento per la nostra agenzia”. Una strada mai tentata prima, dunque, con 9 aziende private in concorrenza tra loro per trovare il modo migliore per riconquistare la Luna con riduzione di costi e rischi per l’agenzia spaziale americana. L’obiettivo della Nasa è riportare l’uomo sulla Luna entro la prima metà degli anni ’30 con un insediamento permanente e da lì far partire le missioni umane dirette verso Marte ed eventuali altri corpi celesti del sistema solare.

Il primo passo sarà una stazione orbitante intorno alla Luna, simile all’attuale ISS, un progetto al quale sta lavorando anche l’astronauta italiana dell’Esa, Samantha Cristoforetti. Nel 2020 un razzo SLS (Space launch system) porterà una navetta Orion senza equipaggio in orbita intorno alla Luna per la Exploration mission 1; fra il 2022 e il 2023 toccherà ai primi sorvoli umani, ma su un’orbita più lontana di quelle previste dalle vecchie missioni Apollo mentre un nuovo allunaggio vero e proprio dell’uomo non dovrebbe avvenire prima del 2030. Nel frattempo la Nasa acquisterà servizi “chiavi in mano” da questi 9 partner privati, i cui primi lanci, per il trasporto di materiali scientifici, rover ed altri esperimenti sulla Luna, potrebbero avvenire già dal 2019.

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