La procura di Roma affidata a Prestipino, ma il Csm si divide

La procura di Roma affidata a Prestipino, ma il Csm si divide
Michele Prestipino
4 marzo 2020

Il Plenum del Csm a maggioranza sceglie Michele Prestipino nuovo capo della Procura di Roma. L’attuale procuratore aggiunto di Roma e attuale reggente dell`Ufficio, prende il posto di Giuseppe Pignatone andato in pensione a maggio scorso. Palazzo dei Marescialli prova così a voltare pagina dopo lo scandalo sul tentativo di condizionamento delle nomine dei vertici di alcuni degli uffici giudiziari più importanti d’Italia, che ha visto il coinvolgimento dell’ex consigliere del Csm, Luca Palamara, indagato per corruzione, nell’inchiesta della procura di Perugia. E proprio il lavoro degli inquirenti umbri aveva costretto la Quinta Commissione del Csm a interrompere il lavoro sulla nomina per l’ufficio direttivo di Roma e a ripartire da zero.

Questa mattina, ci sono volute due votazioni per scegliere il nuovo numero uno della Procura di Roma tra i candidati Prestipino, il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo. Al ballottaggio ha prevalso il procuratore aggiunto di Roma su Lo Voi, che ha ottenuto 14 preferenze contro 8. Prestipino ha raccolto le preferenze dei cinque consiglieri di Area Dg, di Davigo, Pepe e Marra di A&I, di Ciambellini, Mancinetti e Grillo di Unicost, del Pg Salvi e dei laici M5s Benedetti e Gigliotti. Nel corso del dibattito in Plenum il consigliere laico Stefano Cavanna (Lega) ha messo in luce come “Prestipino diventa oggi un cavallo di razza”, mentre “prima non lo avevamo nemmeno considerato e non era neppure comparso sul radar”. Secondo Cavanna per le nomine il Csm deve tenere in considerazione i titoli “e quelli di Lo Voi, Creazzo e di Viola – che non c`è in proposta, ed è il convitato di pietra di questa votazione – sono prevalenti”.

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Cavanna che ha dato la sua preferenza a Lo Voi ha sottolineato come “secondo alcuni Prestipino sia il migliore perché gradito dai colleghi e dall`ufficio”, ma “porre a fondamento della decisione questa circostanza farebbe introdurre dal Consiglio una precedente a mio giudizio pericoloso: la cooptazione sostanziale da parte degli aggiunti di una procura di uno di essi per dirigere lo stesso ufficio. È evidente il rischio di feudalizzazione delle procure”. Il laico della Lega, Emanuele Basile, si è astenuto (in entrambi i voti) perché il procuratore Viola (che aveva votato lo scorso maggio in V Commissione, prima dell’inchiesta della procura di Perugia e della revisione del voto, ndr) “risulta ancora essere il migliore, il solo elemento, che è stato ritenuto deteriore, da altri, non da me, è che il suo voto è risultato contaminato dal voto di un ex Consigliere. Per me lui era e resta il miglior candidato, e non essendo presente tra le proposte odierne, mi asterrò”.

Il togato di Area Dg, Giuseppe Cascini, ha espresso “rammarico per l’impossibilità di giungere a una proposta unica invece delle tre presenti nella pratica arrivata oggi in Plenum” soprattutto dopo “quello che è accaduto a maggio” con la vicenda delle intercettazioni. “Abbiamo lavorato in questi mesi cercando di arrivare a una soluzione condivisa e c’è dispiacere per il Csm che l’obiettivo non sia stato raggiunto”, ha detto ancora. Cascini, che assieme agli altri quattro consiglieri di Area Dg ha votato per Prestipino, ha ricordato “la grave ferita che è stata inferta al Csm e all`Ufficio della Procura di Roma” con l’inchiesta di Perugia, anche se “ciò che è successo dopo maggio non è valutabile ai fini del giudizio compartivo” ma “noi, nella scelta che facciamo oggi, abbiamo il dovere di valutare anche l`esigenza di restituire serenità all`ufficio”, ha proseguito Cascini sottolineando come “Prestipino sia la persona più idonea a sanare quella ferita e a restituire serenità all`Ufficio”.

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Secondo il togato di MI Antonio D`Amato, “il procuratore Lo Voi è il più idoneo e con questa nomina diamo un esempio a tutti i magistrati italiani. Deve passare un messaggio di rispetto del testo unico della dirigenza giudiziaria, che con i suoi titoli si riempie di sostanza. Lo Voi è in posizione di vantaggio rispetto agli altri, perché ha svolto funzioni giudicanti, requirenti e ordinamentali (consiglio giudiziario, Csm) ma è stato anche in procura generale (gli altri No)e con l`incarico presso Eurojust si è rapportato con i paesi Ue, con funzioni di cooperazione giudiziaria e di coordinamento investigativo. Voterò per Lo Voi perché vanno rispettate le regole che rendono prevedibile il risultato, è questo che si aspettano i magistrati”.

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