Il calcio italiano si appresta a un ritorno alle origini, non solo sul campo, ma anche nel nome. Ezio Simonelli, presidente di Lega, ha annunciato ufficialmente il cambio di denominazione: da Lega Nazionale Professionisti Serie A a Lega Calcio Serie A. La decisione è stata presa al termine dell’assemblea dei club, con l’obiettivo di semplificare e rimettere al centro l’identità del campionato.
“Il nome precedente era troppo lungo e difficile”, ha spiegato Simonelli, sottolineando che il nuovo nome si allinea con l’immagine percepita a livello internazionale. “Quando andiamo in giro per il mondo, ci conoscono come Serie A o come calcio italiano. Rimettiamo il calcio al centro del nostro progetto”.
Oltre al cambio di nome, uno dei temi più scottanti affrontati dal presidente Simonelli riguarda il futuro dello stadio di San Siro e la sua idoneità a ospitare gli Europei. Il presidente non nasconde la sua preoccupazione, lanciando un chiaro avvertimento a tutte le istituzioni coinvolte.
“Ad oggi non credo che Milano possa ospitare l’Europeo nello stadio di San Siro. Quindi sono preoccupato, sì”, ha affermato Simonelli. Il suo allarme è condiviso dalle società milanesi: “Se ne ho parlato con le proprietà e le dirigenze? Siamo allineati. Questo mio grido d’allarme è anche il grido d’allarme delle società”.
Nonostante le criticità, la Lega mantiene una posizione di fiducia. Simonelli si augura che entro il 30 settembre si possa raggiungere una decisione definitiva sul futuro dello stadio. L’obiettivo è chiaro: garantire a Milano una struttura all’avanguardia, essenziale sia per i club che per il Paese.
“Come Lega siamo fiduciosi che entro il 30 settembre si prenda questa decisione e poi si vada dritti verso il nuovo stadio”, ha proseguito Simonelli. La realizzazione di un nuovo impianto è vista come un’opportunità cruciale, un “interesse della città e delle squadre dare una casa accogliente ai propri tifosi ed è interesse dell’Italia poter giocare un Europeo a Milano. Fare un Europeo in Italia senza farlo a Milano sarebbe una sconfitta per tutto il Paese”.