L’affondo dei sindacati a Crocetta: “Vola in Tunisia? “Capitano che abbandona nave che sta affondando”

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SICILIA IN GINOCCHIO Il 31 la mobilitazione unitaria Cgil Cisl e Uil, nove le piazze coinvolte. “”Basta con questo immobilismo, è ora di agire”

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“La Sicilia vive un vero stato di emergenza, lo sfascio e’ ovunque, tutti i settori sono in allarme, bisogna cambiare subito passo, il 31 le piazze di tutta la regione chiederanno la svolta immediata”. Cosi’ i tre segretari Cgil Cisl e Uil, Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo, Claudio Barone, hanno presentato oggi la grande mobilitazione di sabato prossimo 31 ottobre che vedra’ i tre sindacati confederali scendere in piazza in nove citta’ dell’Isola per chiedere “sviluppo-lavoro-legalita’”. L’hastag della manifestazione sara’ #SiciliaInEmergenza. Avviene nel giorno in cui Rosario Crocetta formalizza l’azzeramento della Giunta, da’ 48 ore di tempo ai partiti per trovare un accordo sugli assessorati, e vola in Tunisia. E per il leader della Cgil siciliana Michele Pagliaro “Crocetta che vola in Tunisia e’ come il capitano che abbandona la nave che sta affondando”. Diversi i punti della piattaforma per “la svolta e l’uscita dell’empasse in cui si trova da anni la Sicilia”: chiarezza sui conti della Regione con una riqualificazione della spesa e i tagli agli sprechi, la lotta all’evasione, misure di inclusione sociale e contrasto alla poverta’ e sostegno delle persone non autosufficienti, il finanziamento degli ammortizzatori sociali, la creazione della centrale unica degli acquisti; costi standard e taglio delle consulenze e degli sprechi, la riforma e ammodernamento dell’amministrazione regionale, il superamento dell’impasse sulla riforma delle Province.

E ancora la soluzione delle principali vertenze industriali del territorio, interventi per le infrastrutture (collegamenti stradali e ferroviari), la riforma della Formazione professionale e degli Sportelli Multifunzionali, la programmazione dei 12 miliardi d’investimenti Ue per il prossimo decennio. In piazza nelle nove province, ci saranno lavoratori, disoccupati, pensionati, famiglie che porteranno la loro testimonianza sulle vertenze dei territori e sull'”immobilismo che sta soffocando l’Isola in ogni settore”. “Questo governo regionale le ha sbagliate tutte e la Sicilia sta affondando”, dice Pagliaro. Tutti i settori sono in crisi, hanno ribadito i sindacati. “Per non parlare di quanto sia venuto meno il diritto alla mobilita’ dei siciliani – ha affermato Mimmo Milazzo, segretario Cisl Sicilia – e’ il momento di agire dopo anni di leggi inconcludenti, che hanno mostrato una evidente incapacita’ gestionale da parte di questo governo”. E il segretario della Uil Sicilia, Claudio Barone ha aggiunto: “La Sicilia e’ al collasso. Le emergenze non si contano piu’ e sono ormai ingestibili. La politica non e’ piu’ in grado nemmeno di metterci le pezze. La situazione sta per esplodere, e noi abbiamo il dovere di guidare la protesta dei siciliani e di chiedere un cambio di rotta. Cosi’ non possiamo piu’ andare avanti, siamo sull’orlo del precipizio. Se la politica non e’ in grado di affrontare e risolvere le emergenze, allora e’ meglio staccare la spina”.