Le lavoratrici e i lavoratori agricoli sciopereranno in tutta Italia venerdì 30 aprile “per protestare contro le iniquità” contenute nel Decreto Sostegno e per chiedere a governo e parlamento di modificarlo. Lo hanno deciso le segreterie nazionali dei sindacati Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil. L`annuncio, in diretta Facebook sulle pagine delle tre organizzazioni sindacali, nel corso dei presidi organizzati questa mattina sotto le Prefetture di tutta Italia, viene dai segretari generali delle tre organizzazioni sindacali Rota (Fai), Mininni (Flai) e Mantegazza (Uila) che sono intervenuti, rispettivamente, alle manifestazioni di Treviso, Napoli e Roma.
Tra le richieste dei sindacati al governo, in particolare, il riconoscimento per l`anno 2020 delle stesse giornate di lavoro del 2019 e l`introduzione del bonus per i lavoratori stagionali agricoli insieme alla sua compatibilità con il reddito di emergenza. Tra le motivazioni dello sciopero anche la protesta contro i mancati rinnovi dei contratti provinciali agricoli nella maggior parte delle provincie italiane, che sono scaduti da quasi due anni. Lo sciopero del 30 aprile coinvolgerà anche i lavoratori del settore forestale che chiedono il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro, scaduto nel 2012 e per i quali, proprio ieri, le segreterie nazionali di Fai-Flai-Uila hanno proclamato lo stato di agitazione. La risposta agli agricoltori arriva direttamente dal ministro delle Politiche agricole, sempre attraverso Facebook. “Tra i tanti settori danneggiati dalla pandemia in modo asimmetrico c`è senz`altro l`agricoltura, in particolare tutto il comparto relativo ai lavoratori stagionali – scrive Stefano Patuanelli – Da Ministro voglio garantire ai sindacati il massimo impegno nel dialogo e il sostegno alle richieste”.
Patuanelli elenca “quattro elementi cardine da cui partire”: innanzitutto “un sostegno al reddito da inserire nel prossimo decreto sostegni, per eliminare ogni inaccettabile disuguaglianza”; l`apertura di un tavolo di discussione sugli ammortizzatori sociali per i lavoratori agricoli, “su cui c`è già la disponibilità del Ministro Orlando”. Ancora, spiega il ministro, “sul tema, è opportuno dotare anche il settore della pesca e acquacoltura di questi strumenti”. Infine, Patuanelli assicura “l`impegno a non tramutare in mera formalità la condizionalità sociale contenuta nella nuova PAC, vanno infatti pienamente garantiti i diritti dei lavoratori”. “Quattro elementi – conclude il ministro – su cui saranno concentrati nelle prossime settimane gli sforzi del Ministero e che abbiamo il dovere di perseguire per riequilibrare parte di quelle asimmetrie che il Covid ha reso palesi”.