Lazio, Rocca tira la corsa. D’Amato e Bianchi fiduciosi

Lazio, Rocca tira la corsa. D’Amato e Bianchi fiduciosi
Da sx D'Amato, Bianchi e Rocca
30 gennaio 2023

Il conto alla rovescia sta per iniziare. Domenica 12 e lunedì 13 febbraio, i cittadini del Lazio andranno alle urne per scegliere il loro nuovo presidente della regione, la nuova giunta e il nuovo consiglio regionale. Per dieci anni Nicola Zingaretti con il suo Pd, le altre componenti del centrosinistra, Terzo Polo compreso e, dall’inizio del 2021, il Movimento 5 Stelle, ha gestito gli uffici di Cristoforo Colombo e della Pisana.

Un territorio complesso, stretto nella morsa del commissariamento della sanità, condizionato dalla crisi del trasporto pubblico locale e dei rifiuti con Roma in affanno perenne, un territorio che ha superato la crisi del covid e ora si trova a un bivio: chi, dal 14 febbraio, giorno di San Valentino – come ha spesso sottolineato il candidato del centrodestra Francesco Rocca – “sposerà” questa terra ricca ma complessa? Il traguardo è vicino e i tre principali candidati destinati a conquistar la fascia, lo stanno guardando consapevoli che la sfida sarà importante. Sanità, rifiuti, trasporti, sono i problemi che accompagnano e affliggono chi governa la regione e questo andrà affrontato.

Alessio D’Amato per il centrosinistra si dice fiducioso e da assessore impegnato nella lotta al covid va avanti dritto con la sua visione di un Lazio che guarda oltre. Una sanità matura che esce dal commissariamento e dalla pandemia, un piano infrastrutturale messo a terra negli ultimi anni e una attenzione particolare per il sociale. Donatella Bianchi per il Movimento 5 Stelle con gli occhi puntati fissi sull’ambiente, va avanti per la sua strada spiegando che la corsa separata da chi appoggia e sostiene D’Amato è determinata da una differenza di visione per il futuro del Lazio, una crepa chiamata “termovalorizzatore”.

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Francesco Rocca, dato per favorito, tira avanti, forte in scia del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. Una partita a tre che si è consumata in un testa a testa che ha fatto emergere le contraddizioni in capo al centrosinistra diviso tra i 5 Stelle e gli ambientalisti, e qualche criticità che si affaccia nel centrodestra, in particolare in Fratelli d’Italia che vive – anche se tutti sembrano negarlo – una incrinatura nel cuore del partito, a Roma. Rocca anche oggi ha rassicurato gli elettori e avvertito gli avversari: nessun problema con Fabio Rampelli, c’è amicizia ed è una amicizia storica, si guarda al futuro uniti e compatti per conquistare la Regione.

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