Editoriale

Le Sardine già fanno la scissione

Il movimento delle Sardine mostra le prime crepe. E a Napoli si spacca su un accordo con M5s e centrosinistra. E non è la prima volta. Infatti, alcuni giorni fa, in Toscana, due fazioni di Sardine si sono scontrate per una manifestazione che ha poi registrato un flop. Non saranno un partito, di certo, ma già sembra che si scalpiti per tirare la volata alla conquista della leadership. Come Giulia Trappoloni, il volto femminile delle sardine, che è convinta che durante l’assemblea di marzo si capirà qualcosa di più sul movimento, che cercherà altri canali per far sentire la propria voce e non solo in piazza. La Trappoloni sembra già tracciare le prime linee guida, precisando che “nessuno del mondo politico ha bussato alla nostra porta, anche se i segnali non sono mancati”.

La 29enne, fisioterapista felsinea, unica donna del quartetto che ha fondato il movimento (gli altri: Mattia Santori, Andrea Garreffa, Roberto Morotti) va oltre e spiega che le Sardine possono valutare anche un accordo con il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, mentre se il premier Giuseppe Conte “ci invita a Palazzo Chigi ci andiamo volentieri”. Insomma, si guarda già anche al potere. Ma è proprio un’intesa con il Pd che fa spaccare il movimento a Napoli. Lo scontro nasce in occasione delle elezioni suppletive per il Senato in programma nel capoluogo campano il 23 febbraio per sostituire lo scomparso senatore Franco Ortolani del Movimento 5 Stelle. E così dopo l’auspicio di un accordo proprio con M5s e centrosinistra lanciato dalle “Sardine napoletane”, Antonella Cerciello, Luca Delgado, Paco Amendola, tre organizzatori del movimento a Napoli, e Jasmine Cristallo (referente nazionale Sardine del sud) si dissociano.

“Siamo tra i promotori – affermano – delle iniziative delle Sardine a Napoli e ci vediamo costretti a dissociarci dalle dichiarazioni uscite in queste ore dalla pagina ‘Sardine napoletane’ in merito alle prossime scadenze elettorali. Intendiamo chiarire – precisano – che tali affermazioni non sono state concertate e che non corrispondono pertanto a posizioni condivise né dall’organizzazione cittadina, né dall’organizzazione nazionale”. In sostanza, per i tre attivisti “ogni altro evento o post pubblicato da suddetta pagina, sono frutto dell’iniziativa personale”. È solo utopia portare avanti idee e progetti per migliorare una società senza fare politica. E si sa, cosa vuol dire fare politica. Significa fra l’altro schierarsi. E le Sardine lo fanno bene sin dalla loro nascita. Come è successo ieri a Casalecchio di Reno, Bologna, dove un gruppo di rappresentanti delle Sardine e della Cgil hanno atteso il leader della Lega Matteo Salvini, davanti alla biblioteca Casa della Conoscenza dove era stato allestito il banchetto del Carroccio. Esibendo uno striscione con scritto ‘Casalecchio non si Lega’ hanno intonato ‘Bella Ciao’ al passaggio dell’ex vice premier leghista che stava raggiungendo a piedi il mercato.

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