Legge 104, il capo non può chiederti di usare le ferie al posto dei permessi: ufficiale dalla Cassazione, ecco come tutelarti
Legge 104 (Pexels) Ilfogliettone
Buone notizie per molti lavoratori che hanno a che fare con la 104 grazie alla sentenza della Corte di Cassazione. Cosa è successo.
La Legge 104, istituita nel 1992, rappresenta un pilastro della legislazione italiana per la tutela dei diritti delle persone con disabilità. Questa normativa è fondamentale per assicurare assistenza, integrazione sociale e pari opportunità. L’obiettivo principale della Legge 104 è promuovere la dignità, la libertà e l’autonomia individuale.
Mira a favorire la piena integrazione delle persone con disabilità nella vita familiare, scolastica, lavorativa e sociale, eliminando gli ostacoli che ne limitano la partecipazione. La legge garantisce una serie di diritti e agevolazioni per le persone disabili e i loro familiari.
Tra i benefici più importanti figurano permessi lavorativi retribuiti per l’assistenza, agevolazioni fiscali e il diritto all’inclusione in ambito scolastico e lavorativo.
Inoltre, la Legge 104 sostiene interventi di prevenzione e riabilitazione per sviluppare le capacità residue e promuovere l’indipendenza. Non si limita a riconoscere una condizione di handicap, ma fornisce strumenti concreti per una vita più autonoma e partecipe.
Iter, benefici e permessi
Per accedere ai benefici della Legge 104, è necessario seguire un processo specifico. Tutto inizia con il certificato medico introduttivo, inviato all’INPS dal proprio medico curante. Successivamente, si presenta la domanda di accertamento sanitario, allegando tutta la documentazione medica disponibile. L’INPS convoca poi il richiedente per una visita presso la Commissione Medica ASL.
Durante la visita, i medici valutano lo stato di salute e le limitazioni del richiedente. Il verbale finale classifica l’handicap come grave o non grave. È solo con il riconoscimento della “situazione di gravità” (articolo 3, comma 3) che si ha diritto a specifici permessi e congedi lavorativi. Questi includono permessi retribuiti per assistere un familiare con disabilità e il congedo straordinario.

Sentenza Cassazione per i lavoratori con 104
Quando un lavoratore ha diritto ai permessi della Legge 104 per assistere un familiare con disabilità grave, il datore di lavoro non può in alcun modo costringerlo a utilizzare le ferie al loro posto. La Cassazione ha ribadito che i permessi 104 sono un diritto soggettivo del lavoratore e non possono essere sostituiti con altri istituti, e qualsiasi pressione in tal senso rappresenta una violazione della legge.
Il lavoratore che si trova in una situazione del genere può reagire segnalando l’accaduto al sindacato o all’Ispettorato del Lavoro. Nei casi in cui tali comportamenti siano reiterati, è possibile anche rivolgersi a un legale. Agire in questo modo è fondamentale per tutelare il proprio diritto all’assistenza e per contrastare le azioni che violano la normativa vigente.
