Leoni in casa col Rottweiler, lo strano branco a Mexico city

13 ottobre 2018

In un quartiere di Città del Messico può capitare, passeggiando per strada, di sentire il ruggito di un leone o addirittura di vederne qualcuno fare capolino tra le tegole dei tetti. E non è raro che qualche cittadino si spaventi e chiami la polizia. Si tratta di Nojoch, Numbi e Gorda due splendidi e rari esemplari di leone bianco e un cucciolo di leone fulvo, di proprietà di Omar Rodriguez, un uomo d’affari di 48 anni e che abitano sul tetto “blindato” della sua casa a due piani nel capoluogo messicano.

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“So che queste non sono le migliori condizioni in cui farli vivere – spiega – la cosa migliore per far crescere un leone sarebbe vivere nella savana africana, dove poter correre liberamente, però sai… Il mio primo leone l’ho avuto 20 anni fa. Sono ben consapevole di quello che ho e so quali precauzioni prendere. Se non vengono gestiti bene possono diventare pericolosi, certo non è come avere un cagnolino in salotto”. E a proposito di cane, non manca neanche quello. Un bellissimo Rottweiler che condivide la casa con Omar e i suoi amici felini.

“Non so se siamo noi parte del loro branco o loro parte del nostro”, conclude Omar che tiene buoni i suoi animali con oltre 10 Kg di pollo ciascuno al giorno. Loro ricambiano difendendo cane e padrone ma anche i vicini vivono la loro presenza con tranquillità. “Sono addomesticati – dicono – nessuno li maltratta e sono del quartiere”.

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