Cultura e Spettacolo

Letteratura, Premio Goncourt a franco-marocchina Leila Slimani

La scrittrice franco-marocchina Leila Slimani ha vinto con l’opera “Chanson Douce” il Premio Goncourt, il più prestigioso riconoscimento letterario francese. La 35enne, giornalista e scrittrice, nata da madre franco-algerina e padre marocchino, è alla sua seconda prova di scrittura con “Chanson douce”, dopo “Nel giardino dell’orco”, edito da Gallimard e portato in Italia da Rizzoli. Dopo gli studi a Rabat, nel 1999 si trasferisce a Parigi dove si diploma all’Instituts d’études politiques. Tenta la strada da attrice e parallelamente si specializza sui media all’École supérieure de commerce de Paris.

Nel 2008 comincia a scrivere sulla rivista ‘Jeune Afrique’, trattando i particolare i temi del Maghreb. Nel 2014 esce il suo primo romanzo, “Nel giardino dell’orco”, e due anni più tardi “Chanson douce” con il quale vince il Goncourt. L’opera si apre con la scena agghiacciante della tata che ha appena ucciso i due bambini che le erano stati affidati, una situazione inspiegabile sul quale si indaga tornando indietro nel tempo. Il libro ritrae il percorso psicologico di una donna che sta lentamente sprofondando nella follia senza che nessuno se ne accorga, mentre la sua influenza nefasta finisce per distruggere un’intera famiglia. Il vincitore del celebre premio letterario, come tradizione, è stato annunciato dalla giuria di dieci membri presieduta da Bernard Pivot dal ristorante Le Drouant, nel cuore della capitale.

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