L’Europa verso Stati-nazione? Lega e Fdi firmano documento comune con 14 partiti

L’Europa verso Stati-nazione? Lega e Fdi firmano documento comune con 14 partiti
Matteo Salvini e Giorgia Meloni
2 luglio 2021

I leader di 16 partiti di destra europei, dagli Italiani Matteo Salvini (Lega) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) alla francese Marine Le Pen (Rassemblement National), all’ungherese Viktor Orban (Fidesz), al polacco Jaroslaw Kaczynski (Pis), allo spagnolo Santiago Abascal (Vox), Giorgia Meloni e altre dieci forze politiche europee firmano oggi una dichiarazione congiunta sul futuro dell’Ue, che delinea una visione basata sul ritorno agli Stati-nazione, antagonista rispetto a quella dell’Europa comunitaria impegnata in una integrazione sempre più stretta. L’iniziativa prefigura anche una possibile nuova ricomposizione e alleanza delle destre in un nuovo gruppo al Parlamento europeo.

“E’ stata lanciata l’unione dei patrioti europei”, scrive Marine Le Pen sul suo account Twitter che riporta una foto del momento in cui firma la dichiarazione. Il tweet rimanda a un comunicato del Rassemblement National in cui si afferma che “l’Unione europea continua a perseguire la strada federalista che la allontana inesorabilmente dai popoli che sono il cuore pulsante della nostra civiltà. La Conferenza sul futuro dell’Europa, lanciata lo scorso maggio, è l’ennesima cortina fumogena che consentirà all’Ue di espropriare gli Stati della capacità di controllare il proprio destino”.

“Forti di questa constatazione – continua il comunicato Rassemblement national – i partiti patriottici più importanti del continente hanno compreso l’importanza di unire le forze per avere maggiore influenza nei dibattiti e riformare l’Unione europea”. I leader di questi 16 partiti della destra europea hanno perciò deciso di sottoscrivere “una dichiarazione congiunta che delinei i contorni di un’azione comune”. “Questo testo fondatore riunisce partiti e leader politici che, nei rispettivi paesi, sono le forze dominanti o ascendenti. Spinti dalla volontà popolare, questi gruppi saranno presto la maggioranza”, sottolinea il comunicato. I firmatari della dichiarazione, spiega la nota, “chiedono un’Europa rispettosa dei popoli e delle nazioni libere. Non possono accettare che i popoli siano soggetti all’ideologia burocratica e tecnocratica di Bruxelles che impone i suoi standard in tutti gli aspetti della vita quotidiana”.

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“In un momento in cui i globalisti e gli europeisti, di cui Emmanuel Macron è il principale rappresentante in Francia, lanciano la Conferenza sul futuro dell’Europa, che mira ad aumentare il potere degli organismi europei, l’accordo di oggi – conclude il comunicato del Rassemblement National – è la prima pietra verso la costituzione di una grande alleanza nel Parlamento europeo”. Gli altri partiti firmatari sono l’austriaco FPÖ, il Vlaams Belang belga fiammingo, il Dansk Folkeparti danese, e poi il partito conservatore estone Ekre, il finlandese Perussuomalaiset, il lituano Llra, il Pnt-Cd rumeno, il greco Ellinikí Lýsi (Soluzione greca), il Mouvimento national bulgaro, Vmro, l’olandese Ja21.

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