Lipu torna in campo su Stretto Messina per rapaci

25 aprile 2014

Vengono dall’Africa Sub-sahariana, attraversano deserti e mari, sorvolano la Sicilia e approdano sulle coste calabresi. Quasi 20mila esemplari di falco pecchiaiolo che passano in migrazione in questo periodo sullo stretto di Messina, insieme a altre numerose specie di rapaci migratori, sono sotto stretta osservazione dei volontari della Lipu-BirdLife Italia, impegnati nel nuovo campo da sabato fino al 10 maggio. Scopo del campo, “l’osservazione e il monitoraggio ma anche con un’essenziale funzione di vigilanza e segnalazione alle forze dell’ordine contro il bracconaggio, ancora presente in questa area della Calabria”.

Anche quest’anno i volontari terranno un diario delle osservazioni sulla pagina Facebook della Lipu. “Con il Bosforo e Gibilterra, lo Stretto di Messina e’, infatti, il piu’ importante corridoio europeo per la migrazione degli uccelli- spiega la Lipu- sono circa 30mila i rapaci che ogni anno lo attraversano, nel viaggio che dall’Africa li porta verso i luoghi di nidificazione, in Italia o nel resto d’Europa. Ma proprio per la straordinaria quantita’ di migratori, lo Stretto di Messina resta un luogo pericolosissimo per gli uccelli che lo attraversano, a causa di un bracconaggio che continua a persistere, specialmente nel versante calabrese”. Il campo sullo Stretto sara’, inoltre, in stretto contatto con lo staff Lipu che dallo scorso 20 marzo sta effettuando il Progetto rapaci migratori sulle isole minori della Sicilia, da Pantelleria a Marettimo, da Ustica a Panarea fino alle sponde siciliane dello Stretto: “il passaggio dei falchi e degli altri migratori vengono comunicati da anche agli attivisti presenti sul versante calabrese, con lo scopo di individuare la rotta verso la penisola e proteggerne il passaggio”, conclude la Lip

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