L’Isis colpisce l’Australia. Padre e figlio fanatici massacrano quindici ebrei domenica 14 dicembre a Bondi Beach, durante Hanukkah. Sajid e Naveed Akram: bandiere jihadiste in auto, movente terroristico. Lo conferma il premier Anthony Albanese. Viaggio nelle Filippine per addestramento militare. Eroe siriano ferma un killer. Cadono i Gurman, coppia eroica contro il terrore.
L’assalto jihadista irrompe alle 16. Sajid Akram, 50 anni, indiano, e Naveed, 24, australiano, scaricano l’auto. Aprono il fuoco sulla folla in preghiera. Sajid abbattuto dalla polizia. Naveed dal coma. Albanese: “Ideologia Stato Islamico”. Visita Ahmad al-Ahmad, siriano immigrato. L’uomo, per un caffè, disarma un attentatore. “Eroe umile. Ispira la nazione”, proclama il premier.
Novembre fatale. Atterraggio a Manila il primo, da Sydney. Passaporti indiani. Meta: Davao. Ripartenza 28 novembre. Dana Sandoval, Immigrazione filippina, lo attesta. Mal Lanyon, polizia Nuovo Galles del Sud, indaga. Incontri sospetti? Campo militare, dicono fonti ABC News. Auto: due bandiere Isis. Armi sequestrate. Radicalizzazione di Naveed. Cellula australiana? La spiaggia si fa cimitero. Proiettili tra candele di Hanukkah. Bambini uccisi. Comunità ebraica devastata. Sicurezza massima.
Video di 7News Melbourne gela il sangue. Boris Gurman, 69, e Sofia, 61. Spotting Sajid armato, Isis sull’auto. Folla si nasconde. Loro caricano. Boris lo butta giù. Fucile strappato. Sofia in aiuto. Boris punta. Akram inverte. Secondo fucile. Immagini taglienti.
Drone conferma: abbracciati a terra. Giustiziati da Sajid. 34 anni insieme. 35° a gennaio. Sofia: 62 anni il 17. Famiglia: “Dolore immenso. Orgoglio eterno”. Boris, meccanico pensionato, generoso. Sofia, poste, adorata. Onori a Gurman e al-Ahmad. Albanese giura vendetta. Dibattito su jihad importato. “Non ci arrendiamo”. Indagini su rete Isis Filippine-India. Sydney piange. Resiste.