Giorgia Meloni
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni lancia un appello all’unità delle forze conservatrici europee durante l’evento ECR “La destra che vince”, dichiarando che la destra è “pronta ad assumersi la responsabilità del governo a tutte le latitudini” e rivendicando i successi dell’esecutivo italiano come modello per l’Europa.
Nel videomessaggio rivolto ai leader conservatori europei, Meloni ha sottolineato come l’esperienza italiana dimostri che “la destra non è solo in grado di vincere le elezioni, ma soprattutto di governare”. La premier ha evidenziato i risultati raggiunti dal suo governo, che si avvia a diventare “il terzo più longevo nella storia della Repubblica italiana”, citando il record assoluto di occupazione, i conti pubblici in ordine e la riduzione del 60% dei flussi di immigrati illegali.
Forte del “risultato storico ottenuto alle elezioni europee”, Meloni ha delineato la sua vision per un’Europa trasformata: “Lavoriamo per promuovere un’Europa della libertà, della sussidiarietà, che faccia meno ma meglio, che non cerchi di annullare le competenze e le specificità degli Stati nazionali”.
L’agenda conservatrice europea, secondo la premier, passa attraverso la difesa dei settori produttivi tradizionali e la revisione delle politiche comunitarie. “A Bruxelles difendiamo i nostri agricoltori, i nostri pescatori, i nostri artigiani, le nostre piccole e medie imprese”, ha affermato, sottolineando come il governo sia “riuscito a far evolvere l’approccio all’immigrazione” e sia “impegnato nella revisione del Green Deal”.
L’obiettivo dichiarato è rendere l’Europa “meno burocratica, più sovrana nei settori militare, energetico e tecnologico”. Per raggiungere questi risultati, Meloni ha evidenziato la necessità di “molti più governi conservatori al nostro fianco”, immaginando “cosa potremmo realizzare con una nuova svolta a destra in altri paesi europei”.
La presidente del Consiglio ha lanciato un appello specifico alla Francia, citando Marion Maréchal: “Da Roma a Bruxelles, passando per Parigi e Madrid, la strada è quella dell’unità della destra e del centro-destra. Spero che un giorno questo possa accadere anche in Francia, per offrire finalmente un’alternativa di governo forte e credibile a milioni di francesi”.
Meloni ha posto l’accento sulle “battaglie culturali” come elemento fondante dell’azione conservatrice, affermando con forza “il legame, le radici, l’identità, come alternativa a una società liquida che cerca di diluire tutto ciò che ci definisce”. I pilastri identificati dalla premier sono “comunità, famiglia, nazione, religione”, presentati come antidoto alla dissoluzione sociale.
La premier ha rivendicato i risultati del governo italiano come prova della capacità governativa conservatrice. Oltre ai dati economici e occupazionali, Meloni ha evidenziato le politiche per la famiglia e la natalità, la lotta alla criminalità organizzata e l’attenzione alle periferie urbane, dove “le zone franche devono essere smantellate e lo Stato deve tornare a fare lo Stato”.
Sul fronte istituzionale, la presidente del Consiglio ha citato la “riforma storica della giustizia” e i lavori per “creare un nuovo patto nazionale tra Stato e regioni” e per “introdurre l’elezione diretta del capo del governo, al fine di garantire finalmente la stabilità e l’autorevolezza al potere esecutivo”.
L’azione internazionale del governo, secondo Meloni, si concentra sulla sicurezza energetica e sul “Piano Mattei per l’Africa”, definito come “un nuovo approccio alle relazioni con il continente africano e il Mediterraneo che mira a creare sviluppo in queste zone e a prevenire l’immigrazione irregolare”.