Lucano e Zingaretti danno forfait a Sgarbi, cittadinanza Sutri diventa un caso

Lucano e Zingaretti danno forfait a Sgarbi, cittadinanza Sutri diventa un caso
Vittorio Sgarbi
2 novembre 2018

“A causa di un malore il sindaco di Riace, Domenico Lucano non sarà oggi pomeriggio a Sutri per la programmata cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria. Resta convocata invece per le 15,30 la seduta del consiglio comunale; così come si svolgeranno regolarmente gli interventi del sindaco Vittorio Sgarbi e del professore Nuccio Ordine”.

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A mettere un punto “all’affaire Lucano” che, dal tardo pomeriggio di ieri, anima i social e non solo, è stato poco fa il sindaco di Sutri, Vittorio Sgarbi, affidando a Facebook l’epilogo della vicenda. Ma facciamo un passo indietro. Lo aveva annunciato nei giorni scorsi l’ufficio stampa di Vittorio Sgarbi: “il 2 novembre Vittorio Sgarbi darà la cittadinanza onoraria di Sutri, città di cui è sindaco dallo scorso giugno, al collega di Riace Mimmo Lucano, assurto agli onori della cronaca per l’inchiesta che lo ha portato in carcere con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti”.

A spiegare i motivi della decisione lo stesso sindaco di Sutri: “Il modello proposto e realizzato da Mimmo Lucano a Riace non corrisponde, come qualcuno ha inteso, a posizioni ideologiche, né può essere sottoposto a interferenze giudiziarie. Si tratta di un modello assolutamente e nobilmente politico. Interpreta infatti due esigenze: le funzioni e le applicazioni al lavoro di immigrati tolti all’inedia e al puro mantenimento, distogliendoli dell’offerta della criminalità; e il ripopolamento e la riattivazione di centri già colpiti dalla migrazione italiana e dalla distrazione dei giovani dai lavori più umili”. Un modello quello messo in atto a Riace che per Sgarbi “appare complementare a quanto realizzato a Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo da un imprenditore mecenate italo svedese, Daniele Kihlgren, che ha riabilitato, non solo con il restauro, un paese morto, rendendolo una meta turistica ma anche riproponendo le attività artigianali abbandonate. Sono convinto che anche per il ministero dell’Interno valutare i risultati, non di una integrazione ma di una vera e propria riabilitazione delle persone e degli spazi di lavoro nei paesi e nelle città in cui si concentra il flusso migratorio, sia un’esperienza utile e, in senso più ampio, di significato umanistico”. Questo dunque il pensiero di Sgarbi e, ieri, tutto pronto a Sutri per accogliere il sindaco di Riace.

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Ma il colpo di scena arriva ieri sera, ad agende fatte compresa quella del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, invitato alla cerimonia, e a darne notizia l’ufficio stampa del primo cittadino della cittadina del viterbese: “A causa della manifestazione di protesta annunciata da Casa Pound per domani 2 novembre a Sutri, la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al sindaco di Riace Mimmo Lucano si svolgerà nel vicino comune di Castel Sant’Elia, di cui Sgarbi è, peraltro, cittadino onorario”. “E’ arrivata notizia ai miei uffici che, per l’arrivo del sindaco di Riace – spiega Sgarbi – Casapound ha previsto una manifestazione, mobilitando tutti i loro simpatizzanti del Lazio, circa 2000 persone intenzionate a bloccare la Cassia. Il sindaco Lucano già ingiustamente arrestato, costretto in esilio dal suo Comune, non deve essere esposto a mortificazioni e provocazioni che trasformino la cittadinanza onoraria, di alto significato umanistico, in una occasione di polemica politica. Sarebbe assai singolare dovere raggiungere non l’unanimità ma la maggioranza dei consensi con i voti dell’opposizione. Da qui l’idea del “trasloco”.

L’incerta maggioranza e le minacce di protesta per una iniziativa di cultura e di pace mi sembrano eccessive. Ho già parlato con l’ottimo sindaco di Castel Sant’Elia per trasferire la cerimonia”. Il “travaglio” della cerimonia va in scena sui social in un batti e ribatti tra Sgarbi e CasaPound Italia Viterbo che sul profilo Facebook bolla le parole affidate alla nota stampa dal sindaco “notizie affatto rispondenti al vero” e definendo “ingiustificato ed infantile allarmismo che egli sta cercando di creare intorno al caso” precisa che “non v’è stata alcuna minaccia se non quella di effettuare un sit in per altro regolarmente autorizzato e benedetto da una larghissima fetta dell’opinione pubblica sutrina, ed invitiamo il sindaco a smentire dandocene prova. Ovunque abbia manifestato in Italia, CasaPound lo ha sempre fatto nel pieno rispetto delle regole, e forte dell’unico supporto che interessa, quello dei residenti”.

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CasaPound Viterbo parla di “autogol politico del sindaco” che “è l’unico dato rilevante della vicenda: ove si ammette che “sempre di più la politica a Sutri appare impervia e miope” si può solo evincere una tardiva intuizione del reale sentimento della cittadinanza riguardo questa pagliacciata. Come del resto lo stesso Sgarbi avrà intuito, parte della maggioranza che lo sostiene non voterà a favore della cittadinanza al signor Lucano, esponendolo ad una figura piuttosto magra: questa è l’unica, vera ragione del (paventato ed affatto certo) trasferimento della cerimonia a Castel Sant’Elia”. CasaPound scende nel dettaglio di quelle che sono le vicende locali di Sutri.

“Cogliamo pertanto l’occasione per affermare come la dirigenza provinciale di CasaPound Italia Viterbo non abbia mai smentito l’appartenenza del consigliere Matteo Amori alla compagine della tartaruga frecciata, invitando anche qui il sindaco a dimostrare il contrario” e conferma la “presenza dalle 14,30 di domani in piazza del Comune a Sutri”. Queste dunque le posizioni dei due attori principali della vicenda, Sgarbi e CasaPound e questa mattina i dubbi sulla cerimonia li ha definitivamente sciolti e chiariti il sindaco Sgarbi, mettendo un punto alle incertezze e alla suspense “cerimonia sì, no e se si dove?” che ha accompagnato in queste ore anche molti giornalisti: il consiglio comunale di Sutri resta convocato, ma il sindaco di Riace non ci sarà per motivi di salute, mentre il governatore del Lazio annulla l’appuntamento. Nel tardi pomeriggio, Sgarbi ha fatto sapere che “in ogni caso la cittadinanza è semplicemente rimandata al 16 dicembre, nello stesso giorno in cui verrà titolata una piazza a Ezra Pound”.

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