La Commissione europea replica con nettezza alla Strategia per la Sicurezza nazionale Usa presentata da Donald Trump, riaffermando la piena sovranità decisionale di Bruxelles su norme, libertà di espressione e ordine internazionale. L’Europa rivendica un ruolo politico autonomo nel partenariato transatlantico, condividendo con Washington la priorità per una pace stabile in Ucraina ma accelerando il proprio cammino verso una difesa indipendente. In ballo, equilibri geopolitici delicati tra alleanza storica e aspirazioni di leadership europea.
Sovranità Ue contro diktat americani
Il portavoce della Commissione taglia corto: “Le decisioni relative all’Unione europea vengono prese dall’Unione europea, per l’Unione europea”. Un messaggio politico inequivocabile che rigetta influenze esterne su temi vitali come l’autonomia normativa e la tutela dei valori democratici. Bruxelles apprezza l’urgenza impressa da Trump alla fine della guerra russa in Ucraina, obiettivo comune che vede Europa e Stati Uniti alleati nella ricerca di una “pace giusta e duratura”. Non sfugge l’attenzione americana all’emisfero occidentale, pilastro della sicurezza Usa, ma l’Europa insiste: la rotta la traccia da sé.
L’Europa passa dalle parole ai fatti con un piano politico-economico ambizioso. Per troppi anni dipendente dalla difesa americana, oggi rafforza capacità militari e industria bellica con 800 miliardi di euro stanziati a marzo 2025. Questo sforzo non mira solo a blindare la sicurezza interna, ma a rendere l’Ue un attore decisivo nella Nato e nel dialogo transatlantico, riducendo il “vassallaggio” percepito verso Washington. Un cambio di paradigma che Von der Leyen promuove per competere globalmente senza subire.
Commercio transatlantico con scudo europeo
Il legame economico resta solido: “Il commercio transatlantico è pilastro della prosperità globale”, ammette Bruxelles, impegnandosi in un confronto costruttivo. Ma la competitività Ue non si negozia: investimenti e scambi bilaterali tutelano gli interessi europei prima di tutto. In un mondo di “America first”, l’Europa risponde con una strategia politica che bilancia alleanza e indipendenza, evitando derive unilaterali imposte da Oltreoceano.
La presa di posizione europea mostra un’Unione che evolve verso una maggiore autodeterminazione e peso politico internazionale. Il commento della Commissione evidenzia come l’Europa non voglia più essere semplice destinataria delle indicazioni americane, ma protagonista attiva nella definizione degli equilibri globali. La strada intrapresa punta a rafforzare la difesa comune, incrementare gli investimenti strategici e tutelare i propri valori, segnalando un salto di qualità indispensabile in un mondo sempre più instabile.
