Il lungo tour di Putin a Est per incontrare l’Ovest, da Obama a May

Il lungo tour di Putin a Est per incontrare l’Ovest, da Obama a May
31 agosto 2016

di Cristina Giuliano

Sarà un lungo tour per Vladimir Putin a Est. L’occasione è il vertice dei Venti in Cina con altre tappe che tratterranno il capo di stato russo in Oriente, dal 2 al 5 settembre. Un girandola di incontri per parlare di Siria e Libia anche con gli omologhi occidentali. E se non si esclude affatto il bilaterale con Barack Obama ma ancora si deve capire come, già in agenda sono altri complicati faccia a faccia: dal “presidente turco Recep Tayyip Erdogan” a “Theresa May”, la nuova prima ministra della Gran Bretagna; dal “principe ereditario e ministro della Difesa dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman Al Saud” al “capo di stato egiziano Abd al Fattah al Sisi”, e ovviamente il padrone di casa “Xi Jinping”. “Previsto anche il tradizionale incontro informale dei leader dei paesi BRICS” si apprende dall’ufficio stampa del Cremlino. In sostanza una fitta rete di strette di mano, attraverso le quali si dipanano i complicati rapporti internazionali di Mosca, sempre più attiva sullo scacchiere internazionale.

RESTART CON ERDOGAN. Dopo mesi di crisi politica per l’abbattimento di un jet russo da parte turca, la Turchia e la Russia hanno ricominciato a dialogare, in maniera molto intensa. Dal Cremlino si precisa che il prossimo incontro a margine G20 (4-5 settembre) è il secondo in un mese: “Il 3 settembre 2016 ad Hangzhou Putin incontrerà Erdogan. I precedenti colloqui fra i leader si sono tenuti a San Pietroburgo il 9 agosto. Tre conversazioni telefoniche al più alto livello: il 29 giugno, 17 luglio e 26 agosto”. I due parleranno anche di Siria, ma “la sfera più importante della cooperazione è l’energia. La quota di energia nelle esportazioni russe verso questo Paese è di circa il 70%. Attualmente, la Turchia è al secondo posto al mondo (dopo la Germania) in termini di acquisti di gas naturale russo.

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INCONTRO CON OBAMA “IN UN MODO O NELL’ALTRO”. Proprio mentre la collaborazione Usa-Russia in Siria si starebbe facendo più concreta, tutti gli occhi sono puntati su Putin, Obama e un nuovo incontro. In gergo è una mezza conferma, che a questi livelli è praticamente una certezza, se si ricorda quanto già accaduto all’ultimo G20 ad Antalya, con i due seduti a un tavolino a parlare fitto fitto: Putin e il presidente degli Stati Uniti si incontreranno durante il vertice del G20, perchè come ha detto il portavoce del leader russo, Dmitry Peskov, “è ovvio che i presidenti al G20 (in questo caso Russia e Stati Uniti, Ndr) in un modo o nell’altro si incrociano nel quadro del Forum”. In precedenza, il consigliere di politica estera del presidente degli Stati Uniti Ben Rhodes ha detto che la Casa Bianca non esclude una riunione informale Obama-Putin a margine del vertice del G20. Idem il Cremlino, per bocca di Jurij Ushakov.

CON XI JINPING “A MARGINE” MA NON TROPPO. Le relazioni russo-cinesi sono definite con un certo orgoglio come “partenariato globale e interazione strategica”. E non è un aspetto secondario, alla vigilia di un vertice che da più parti viene definito come quello che sancirà le ambizioni globali cinesi. “Quest’anno ricorre il XV anniversario del Trattato di amicizia, buon vicinato e cooperazione (firmato da Vladimir Putin e Jiang Zemin, il 16 luglio 2001 a Mosca), che ha gettato una solida base a tutto tondo per il rafforzamento delle relazioni russo-cinesi” spiegano dall’ufficio stampa del Cremlino. “Il dialogo politico tra la Russia e la Cina ha una alta intensità: nel 2015 si sono tenute 5 riunioni al massimo livello. Quest’anno a Hangzhou i due leader si riuniscono per la terza volta, dopo i contatti del 23 giugno “ai margini” del vertice SCO a Tashkent e il 25 giugno di quest’anno nel quadro della visita ufficiale nella Repubblica Popolare Cinese. L’11 marzo Vladimir Putin ha anche incontrato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. La Cina è inoltre il principale partner economico della Russia”. Mentre si stanno consolidando anche le relazioni militari, con la formazione di soldati cinesi nelle università del Ministero della Difesa russo ed esercitazioni congiunte. “Il 12-19 settembre 2016, un distaccamento di navi della Flotta del Pacifico parteciperà alle esercitazioni navali russo-cinesi, che si terranno nella parte nord-occidentale del Mar Cinese Meridionale”.

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CON MAY PER RIPARTIRE. Putin incontrerà il primo ministro britannico Theresa May il 4 settembre in quello che è il primo incontro tra i due leader. L’appuntamento è stato fissato “durante una conversazione telefonica il 9 agosto. Tra i temi più importanti dei colloqui, il ripristino dei meccanismi di cooperazione bilaterale: il dialogo strategico nel formato delle riunioni dei ministri degli Esteri e Difesa, e del comitato intergovernativo per Commercio e Investimenti” (dove la parte russa è rappresentata dal primo vice premier Igor Shuvalov), “per l’energia” (con il vice premier russo Arkadij Dvorkovich e il numero uno di Rosneft Igor Sechin).

SIRIA E NON SOLO CON PRINCIPE SAUDITA E AL SISI. “Si presume che uno dei temi principali dell’incontro tra Vladimir Putin e Mohammed bin Salman Al Saud diventerà l’attualità dell’agenda internazionale e regionale, in particolare la situazione in Siria” sottolineano dal Cremlino. Ma l’Arabia Saudita, che è “uno dei più grandi importatori di grano russo” e appare interessata al “nucleare civile” di Mosca, rappresenta proprio come la Russia anche il maggior produttore di petrolio e potrebbe diventare decisivo l’abboccamento tra Putin e il principe, nella prospettiva dell’International Energy Forum, in programma il 26 e il 28 settembre ad Algeri, dove si discuterà tra Paesi Opec e non Opec di un possibile congelamento della produzione per bloccare il prezzo del greggio. Il 5 settembre sempre a margine del vertice dei “venti” ad Hangzhou si terrà l’incontro tra Putin e il presidente dell’Egitto. “Si prevede di discutere i problemi della crisi siriana, il processo di pace israelo-palestinese e la situazione in Libia”.

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G20 E DINTORNI. L’apertura ufficiale del vertice con i capi dei paesi invitati e le organizzazioni internazionali si terrà il 4 settembre. In agenda anche l’incontro dei Brics. “Tali contatti ad alto livello con Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa si svolgono regolarmente ai margini dei G20 dal 2010”, si precisa. Ma Putin sarà già in Oriente da qualche giorno. Dal 2 al 3 settembre Putin è atteso al secondo Forum Economico Orientale di Vladivostok. Ospite d’onore sarà la presidente della Corea del Sud Park Geun-hye e il primo ministro giapponese Shinzo Abe. Il Forum vedrà anche una delegazione dalla Cina guidata dal vice presidente del Comitato permanente del Congresso Nazionale del Popolo Chen Changzhi, e un ampio ventaglio di ministri dal Nicaragua all’India, dal Vietnam al Laos, nonchè l’economista pakistana Shamshad Akhtar, capo dello Sviluppo regionale delle Nazioni Unite per l`Asia-Pacifico.

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