Il M5s alla “conquista” del Consiglio superiore sanità. La Grillo revoca componenti

Il M5s alla “conquista” del Consiglio superiore sanità. La Grillo revoca componenti
Il ministro della Salute, Giulia Grillo
3 dicembre 2018

Il ministro della Salute Giulia Grillo ha revocato la nomina di tutti e trenta i componenti non di diritto del Consiglio superiore della sanità, il suo massimo organo di consulenza tecnica: “Abbiamo ricevuto oggi una lettera di revoca”, ha spiegato Roberta Siliquini che fino ad oggi era il presidente del Css, riconfermata come gli altri 30 dall’ex ministro Beatrice Lorenzin a dicembre 2017. “Tutti e trenta – spiega Siliquini ad Askanews – abbiamo ricevuto una lettera di revoca, dove si dice semplicemente che viene esercitata la facoltà prevista dall’articolo 6 comma 1 della legge 15 luglio 2002 numero 145″. E ” – sottolinea – non c’è scritto altro”.

“E’ certamente nelle prerogative del ministro, ma ritengo istituzionalmente poco signorili le modalità”, commenta Siliquini, aggiungendo: “Il ministro Grillo non ha mai incontrato dalla sua nomina il suo organo più elevato di consulenza tecnico scientifica. Nell’elenco dei trenta componenti, ora revocati, di questo Consiglio ci sono eccellenze nazionali e internazionali, qualcuno anche in odorer di nobel, i curricula parlano chiaro e il lavoro che è stato fatto in questi quattro anni lo abbiamo fatto per il bene del Paese e – ricorda – senza compensi, perché è una carica onorifica”.

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I 30 componenti del Consiglio superiore di sanità non di diritto, che si affiancano ai 26 di diritto, sono stati scelti tutti “in base alla loro caratura scientifica”, sottolinea la presidente, ormai revocata, ricordando che la stragrande maggioranza era stata riconfermata dopo il primo mandato di tre anni”.  L’articolo in base al quale il ministro Grillo ha revocato la nomina dei componenti del Consiglio Superiore di Sanità, recita che “le nomine degli organi di vertice e dei componenti dei consigli di amministrazione o degli organi equiparati degli enti pubblici, delle società controllate o partecipate dallo Stato, delle agenzie o di altri organismi comunque denominati, conferite dal Governo o dai Ministri nei sei mesi antecedenti la scadenza naturale della legislatura, computata con decorrenza dalla data della prima riunione delle Camere, o nel mese antecedente lo scioglimento anticipato di entrambe le Camere, possono essere confermate, revocate, modificate o rinnovate entro sei mesi dal voto sulla fiducia al governo”.

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Il Consiglio superiore di sanità è organo di consulenza tecnico scientifica del ministro della Salute. Il Consiglio esprime parere su richiesta del ministro e nei casi espressamente stabiliti dalla legge, in ogni altro caso in cui le Direzioni Generali ne facciano richiesta per l’adozione di provvedimenti normativi od amministrativi e nella eventualità che l’Autorità giurisdizionale richieda la consultazione dell’Organo per decidere contenziosi. Il Consiglio svolge anche funzione consultiva propositiva.

LA REPLICA DEL MINISTRO

“Il Consiglio superiore di sanità è organo di consulenza tecnico-scientifica del ministro della Salute e, dunque, ho deciso di dare un segnale di discontinuità rispetto al passato rinnovando la composizione dei 30 membri di nomina fiduciaria”, così il ministro della Salute Giulia Grillo ha spiegato la sua decisione di revocare la nomina dei trenta che erano stati confermati a dicembre del 2017 dall’ex ministro Beatrice Lorenzin. “Siamo il governo del cambiamento e, come ho già fatto per le nomine di mia competenza nei vari organi e comitati del ministero, ho scelto di aprire le porte ad altre personalità meritevoli”, ha sottolineato il ministro, aggiungendo un significativo passaggio: “Sono sicura che alcuni componenti del Css possano essere nuovamente nominati, di certo non i vertici, che devono avere la fiducia e la piena sintonia con il ministro in carica”. Il ministro ha ricordato infine che “la decisione di revoca degli organismi collegiali, e dunque del Css, andava presa entro il 5 dicembre, ossia a sei mesi dalla fiducia del mio governo al Parlamento (5-6 giugno 2018)”. “Ringrazio tutti i componenti uscenti del Css, di cui mi preme sottolineare l`indiscutibile valore tecnico-scientifico, ma – è la conclusione – è tempo di dare spazio al nuovo”.

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