Mafia, confiscati beni per 2,1 mln a imprenditore di Agrigento

10 settembre 2016

La Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento ha eseguito una confisca di beni riconducibili all’imprenditore 49enne Gioacchino Cottitto, di Palma di Montechiaro, per un valore di 2 milioni e 100 mila euro. Cottitto, imprenditore nel settore agroalimentare, venne arrestato nel 2010 nell’ambito di un’operazione della D.D.A. palermitana denominata “Apocalisse”, in cui furono contestati i reati di associazione mafiosa, il concorso esterno in associazione mafiosa, il riciclaggio e l’intestazione fittizia di beni, riconducibili all’allora latitante, nonché rappresentante provinciale agrigentino di Cosa nostra, Giuseppe Falsone. L’imprenditore è stato ritenuto il tramite tra la grande distribuzione commerciale ed i rappresentanti agrigentini delle cosche. Per questo la Corte d’Appello di Palermo lo ha condannato a 3 anni di reclusione. Con il provvedimento di oggi è stata disposta la confisca dell’associazione agricola “La Rotonda dei Pini”, del 50% delle quote societarie e dell’intero patrimonio della “Biofrutta s.r.l.” (il restante 50% è già sottoposto a confisca con altro provvedimento), di 2 fabbricati, di 11 terreni, di un’impresa individuale attiva nel settore agricolo (con relativo complesso dei beni aziendali) e il saldo attivo di conti correnti bancari.

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