Mafia, Consulta: su divieto cellulare decide giudice, non questore

Per i giudici della Consulta, l`art. 3, comma 4, del codice antimafia “va dichiarato costituzionalmente illegittimo, nella parte in cui – sul presupposto che il telefono cellulare rientra tra gli apparati di comunicazione radiotrasmittente – consente al questore di vietarne, in tutto o in parte, il possesso e l`utilizzo”. La rimozione del potere di decisione spettante al questore, infine, conclude la Corte, “comporta l`assorbimento delle ulteriori questioni di legittimità costituzionale sollevate: sia quella inerente alla presunta lesione del diritto di accesso alla rete; sia quelle concernenti, da un lato, l`asserito deteriore trattamento riservato ai destinatari del divieto di possedere e usare telefoni cellulari rispetto a coloro che sono raggiunti dalle misure di prevenzione personali applicate dall`autorità giudiziaria ex art. 4 cod. antimafia, e dall`altro, la circostanza che la disposizione censurata consenta un siffatto divieto senza un limite minimo e massimo di durata”.
