Di Maio fiducioso su nuovo governo, bene Mattarella

Di Maio fiducioso su nuovo governo, bene Mattarella
Beppe Grillo e Luigi Di Maio
9 marzo 2018

Il Movimento 5 Stelle accoglie con favore l’appello del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, alla responsabilita’ dei partiti affinche’ venga collocato al centro “l’interesse generale del Paese e dei suoi cittadini” e Luigi Di Maio, capo politico del M5s, che e’ salito al Quirinale per le celebrazioni dell’8 marzo, si dice “fiducioso” sulla nascita del nuovo Governo. Circondato dai cronisti all’uscita dal Colle, infatti, alla domanda sulla possibilita’ di trovare i numeri per poter dar vita ad una maggioranza di Governo, risponde: “mi sembra bene”.”Mi vedete preoccupato? No, siamo tranquilli. Sono fiducioso”. Tocca all’uomo delle Riforme M5s, Danilo Toninelli, esprimere ad alta voce l’apprezzamento per le parole del presidente della Repubblica: “bene il richiamo. Noi questo senso di responsabilita’ lo portiamo avanti gia’ dalla campagna elettorale. Vogliamo che inizi la terza Repubblica dei cittadini e un Governo di cambiamento. Diciamo no al caos e all’instabilita’ creati da una legge elettorale votata dai vecchi partiti e non da M5s”, dice. Intanto, pero’, il Movimento – determinato, secondo quanto viene riferito, a fare “il massimo” perche’ il nuovo esecutivo nasca – sta alla finestra: questi, come confermano fonti M5s, sono giorni di attesa.

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Tuttavia, il Movimento continua a ribadire di essere aperto al confronto con tutte le forze politiche e di non volere nessuno scambio di poltrone, dunque, nessun ministero da cedere ad altri e si prepara ad affrontare la nuova legislatura. Oggi ci sara’, infatti, a Roma, la prima assemblea che riunira’ i nuovi parlamentari e quelli uscenti. Dovrebbe parteciparvi anche Davide Casaleggio, mentre non e’ prevista la presenza di Beppe Grillo. Un primo incontro conoscitivo ed organizzativo, trapela soltanto dallo staff. Ma non e’ da escludere che possa essere questa l’occasione per fare la scelta dei capigruppo di Camera e Senato, che stavolta spetta al capo politico Di Maio, e per iniziare a decidere la strada da intraprendere, dopo ‘rimborsopoli’, sulle donazioni della quota di stipendio dei parlamentari prevista dal regolamento M5s. L’ipotesi che gira e’ quella di far depositare tutti i ‘rimborsi’ in un conto corrente ‘di passaggio’, un conto intermedio gestito, si apprende, forse da un fiduciario con la responsabilita’ di monitorare, il che garantirebbe al Movimento verifiche piu’ facili sulle ‘donazioni’ per poi indirizzarle verso la destinazione sociale che verra’ stabilita.

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