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Mancini: “Diamo ai giovani il tempo per crescere”

È un`Italia giovane e che guarda al futuro con entusiasmo quella che si è ritrovata oggi a Coverciano per il secondo raduno dell`era Mancini. Dopo le defezioni di Andrea Conti e Vittorio Parigini, costretti al forfait a causa degli infortuni subiti nel posticipo domenicale tra Torino e Milan, al Centro Tecnico Federale si sono presentati trentatré calciatori, che nel pomeriggio sosteranno la prima delle due sedute di allenamento in programma sotto gli occhi del Ct Roberto Mancini e dei tecnici delle Nazionali Under 21 e Under 20, Luigi Di Biagio e Paolo Nicolato.

Allo stage, concordato dalla FIGC con la Lega Serie A, partecipano molti dei protagonisti dei due appuntamenti più importanti dell`anno a livello giovanile: il Mondiale Under 20 al via il 23 maggio in Polonia e l`Europeo Under 21, che l`Italia ospiterà per la prima volta nella sua storia il prossimo giugno. “Portiamo avanti un pensiero condiviso con Under 21 e Under 20 – spiega Mancini incontrando i giornalisti nella sala stampa di Coverciano – che è quello di riuscire a dare alle squadre una mentalità offensiva. Le nazionali giovanili stanno facendo bene.
Il problema per i ragazzi è quando arrivano in prima squadra, dove fanno più fatica a giocare, ma la qualità c`è. L’Ajax per 3, 4 o 5 anni non vince nulla perché dà fiducia ai giovani e poi con il tempo diventa forte. Servono fiducia e tempo”.

L`Under 21, che a detta di Mancini ha tutte le carte in regola per vincere l`Europeo, si conferma un serbatoio prezioso per la Nazionale maggiore: “Bonucci e Chiellini non possono essere definiti `anziani` e comunque dietro di loro ci sono Caldara, Mancini e altri ragazzi ancora nel giro dell`Under 21: non credo che quello dei difensori e dei portieri sia un problema”. Detto che una chiusura anticipata del prossimo campionato di Serie A potrebbe consentire ai giocatori di recuperare energie in vista dell`Europeo (“i giocatori avrebbero bisogno di una settimana di libertà per scaricarsi”), Mancini risponde così alla domanda sul futuro azzurro di Mario Balotelli: “Lui sa che oltre a far gol e giocare bene deve comportarsi bene. In campo chi è sempre a rischio espulsione diventa un problema. Lo sa, non glielo ho detto una volta sola”.

In conferenza con il Ct ci sono Di Biagio e Nicolato: “Più che il modulo – sottolinea Di Biagio – contano i principi. Il confronto con Roberto e Paolo è continuo, abbiamo idee simili e l`obiettivo è preparare i ragazzi in funzione della Nazionale A. Per quanto riguarda l’Under 21 Mancini ha l’imbarazzo della scelta su chi scegliere”. Il tecnico degli Azzurrini chiede di dar fiducia ai giovani: “Quando sbagliano nelle altre nazioni continuano a giocare, qui invece vengono messi da parte. I ragazzi devono fare di più e noi dobbiamo dar loro la possibilità di sbagliare”. Sulla stessa lunghezza d`onda Nicolato: “Partiamo dai giocatori e da lì costruiamo il gioco. La nostra soddisfazione è vedere tanti ragazzi che saranno utili per la Nazionale maggiore, questo è il nostro primo compito. Al Mondiale siamo convinti di poter far bene, anche con tanti giovani alla loro prima esperienza internazionale”.

I più giovani ad aver varcato oggi il cancello di Coverciano sono stati Paolo Gozzi Iweru, Alessio Riccardi ed Eddie Salcedo, tre classe 2001 che Nicolato conosce bene: “Riccardi e Salcedo sono tecnici e bravi: sono giovani e c’è da capire che ruolo potranno ricoprire. Gozzi è un buon difensore, ha le qualità per diventare bravo. Ma son tutti giovani e ci vuole tempo”. In rampa di lancio c`è anche l`ala del Pescara Riccardo Sottil, in gol nell`ultima giornata di campionato di Serie B con il Verona: “È un giocatore che ho convocato spesso – conferma Nicolato – potrebbe essere coinvolto nei play off con il Pescara e vedremo cosa succederà per il Mondiale. Se i club si oppongono non c`è niente da fare”.

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