Cultura e Spettacolo

“Manco per sogno”: Mara Venier rifiutò di spogliarsi per Tinto Brass e sua moglie Carla Cipriani

Mara Venier

Mara Venier, conduttrice della 17esima edizione di Domenica In, ha ripercorso in un’intervista al Corriere della Sera 50 anni di carriera, rivelando episodi inediti: dalla tragedia di Claudio Volonté, fratello dell’attore Gian Maria, alle serate nella comune di Capena dove sua madre fumava cannabis, fino al provino negato con Tinto Brass.

La tragedia di Claudio Volonté e le comuni degli anni Settanta

La conduttrice ha rivelato un capitolo doloroso legato alla famiglia Volonté. “Siamo stati soprattutto amici di Claudio”, fratello minore dell’attore Gian Maria. “Un uomo sensibile, problematico”, ha raccontato Venier. “Un giorno, non è ancora chiaro come, uccise un uomo. Fuggì, poi si costituì. Finì in cella e si tolse la vita”. Tre giorni dopo la morte, gli amici ricevettero una lettera postuma: “Supplicava ‘Non lasciatemi solo'”. La conduttrice ha descritto le serate nella comune che Claudio Volonté aveva creato a Capena, alle porte di Roma. “Si discuteva di politica, ci si passava lo spinello”, ha raccontato. Un episodio coinvolse anche sua madre: “Seduti in cerchio sul pavimento, qualcuno le passò una canna. ‘Che xe?’, chiese spaventata”. La figlia la rassicurò in veneziano: “Tasi e fuma se no i se offende”. Da allora, ha aggiunto Venier, la madre “chiedeva sempre di poter uscire con noi”.

Dal Campo de’ Fiori al cinema: gli esordi con Francesco Ferracini

Nata “stracciarola di Campo de’ Fiori”, Venier è arrivata al cinema quasi per caso. Accompagnò il compagno Francesco Ferracini, “bello e sfuggente”, a un provino per Diario di un italiano. “Andò a finire che presero me, nel ruolo di Vanda”, ha spiegato. La relazione con Ferracini attraversò una crisi quando lei era incinta: l’uomo l’abbandonò per poi ricongiungersi successivamente, in un percorso che portò Venier da Mestre a Roma. La fine di quella storia aprì le porte a un nuovo capitolo con l’attore Pier Paolo Capponi, che la introdusse nei circoli intellettuali della capitale. Venier frequentò Alberto Moravia, Elsa Morante e Dacia Maraini, inserendosi nella Roma di sinistra degli anni Settanta.

Il provino rifiutato con Tinto Brass

Un aneddoto riguarda l’incontro con il regista Tinto Brass. “Andai a fare un provino per un suo film. C’erano lui e la moglie, Tinta, cioè Carla Cipriani”, ha ricordato la conduttrice. Fu Carla Cipriani a chiederle: “Facci vedere le tette”. La risposta di Venier fu netta: “Manco per sogno”. Il provino si concluse immediatamente.

La cartomante che predisse l’incontro con Nicola Carraro

Un episodio curioso lega Venier all’attrice Edwige Fenech, “una delle mie amiche più care”. Dopo la rottura con Renzo Arbore, le due frequentavano la stessa cartomante romana, “una gattara”, visitandola “quasi tutte le settimane”. La sensitiva predisse a Venier: “L’amore della tua vita deve ancora arrivare. Vedo che sarà quello giusto e vedo anche che ci saranno mare, isole e viaggi”. Convinta di dover incontrare un operatore turistico, Venier ha raccontato: “Per qualche mesi quando mi capitava di uscire con qualcuno chiedevo sempre: ‘Ma tu lavori in un’agenzia di viaggio?’. Se rispondeva no, smettevo di vederlo”. L’uomo giusto si rivelò essere Nicola Carraro, produttore cinematografico che all’epoca abitava nell’arcipelago delle Turks e Caicos. “Quando mi accorsi che con lui stavo bene, ringraziai dentro di me la maga”, ha confessato.

Gli amori con Renzo Arbore e Jerry Calà

Sul rapporto con Renzo Arbore, Venier ha dichiarato: “Oggi per me esiste soltanto mio marito. Con Renzo ci siamo lasciati amandoci. Ci siamo lasciati perché ci eravamo allontanati, non perché l’amore fosse finito”. Dopo anni di silenzio da parte di lui, oggi i due si parlano. L’intervista ha toccato anche la relazione con Jerry Calà. “Con Jerry si rideva tanto. Era ironico e infedele”, ha raccontato. Il comico era geloso solo di Arbore: “Jerry diventava matto quando sentiva nominare Arbore”. Per provocarlo, Venier faceva telefonare a casa da un amico che imitava la voce di Arbore. “Calà andava a rispondere e lo vedevo diventare verde”. Quando Venier e Arbore si misero insieme “sul serio”, Calà “non l’ha mai digerita”. Tra le amicizie storiche, Venier ha citato Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, all’epoca nota anche come Guy Magenta: “Siamo molto amiche”.

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Redazione