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Manetti multata in corsia d’emergenza, Giani la portò dal prefetto: FdI chiede dimissioni immediate dell’assessora

Cristina Manetti e Eugenio Giani

Il centrodestra nazionale e toscano chiede le dimissioni dell’assessora alla Cultura Cristina Manetti dopo che il Viminale ha confermato che il 13 ottobre scorso fu multata e le venne sospesa la patente per aver viaggiato in corsia d’emergenza in autostrada. Sul posto intervenne il presidente della Regione Eugenio Giani, che accompagnò Manetti in Prefettura.

La ricostruzione dei fatti arriva dalla risposta del Ministero dell’Interno a un’interrogazione presentata dalla deputata di Fratelli d’Italia Chiara La Porta. Secondo quanto emerso, Manetti — all’epoca capo di gabinetto della Regione Toscana — fu fermata dalla Polizia Stradale mentre circolava nella corsia riservata ai mezzi di soccorso “per eludere la coda”. L’assessora ha sempre sostenuto di essersi fermata in corsia d’emergenza a causa di un malore improvviso.

Dopo il fermo, il governatore Giani raggiunse il luogo dell’incidente e accompagnò personalmente Manetti presso la Prefettura, dove i due furono ricevuti dal prefetto. L’intento dichiarato della visita era “domandare delucidazioni sull’iter” della sanzione amministrativa. Questo passaggio ha sollevato i maggiori dubbi da parte delle opposizioni, che contestano l’opportunità di un intervento diretto del presidente regionale in una questione di routine della Polizia Stradale.

Le opposizioni: “Giani riferisca in Consiglio”

Il centrodestra chiede ora che Giani riferisca al primo Consiglio regionale utile. Secondo il regolamento dell’assemblea, il governatore — o un assessore delegato — è tenuto a rispondere oralmente se viene depositata un’interrogazione formale. Il prossimo Consiglio è convocato per martedì, ma al momento non risultano interrogazioni protocollate sul tema. Giani, dal canto suo, non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche sulla vicenda.

Le critiche più dure provengono da Fratelli d’Italia, che accusa il Partito Democratico nazionale di aver preso le distanze dall’episodio. La Porta cita un’intervista televisiva del vice segretario del Pd Giuseppe Provenzano, che avrebbe “scaricato il duo della corsia di emergenza Giani-Manetti” rispondendo che “andrebbe chiesto a Giani e ai protagonisti della vicenda”. La deputata si chiede se, dopo questa presa di posizione, Manetti possa ancora restare al suo incarico.

Pressioni su Schlein e accuse di “uso privato del potere pubblico”

Il deputato Fabrizio Rossi rilancia: “Ci chiediamo, per la trasparenza che i cittadini meritano, se dopo le distanze prese da Provenzano l’assessore Cristina Manetti possa rimanere al suo posto”. Alessandro Amorese chiede direttamente alla segretaria nazionale del Pd Elly Schlein di dire “se condivide la modalità Giani-Manetti di pressioni su Polizia Stradale e Prefetto per coprire l’azione furbetta della corsia di accelerazione in autostrada”.

Anche la lista civica Eike Schmidt, rappresentata dai consiglieri comunali Schmidt, Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini, interviene duramente. Nel loro comunicato sottolineano che “in Toscana c’è una questione morale” e denunciano “un uso privato del potere pubblico sempre più sfacciato e, di conseguenza, deplorevole”. La vicenda rischia di riaprire tensioni politiche in vista delle prossime scadenze elettorali regionali.

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Redazione