Cultura e Spettacolo

Mannarino torna con il nuovo disco “V”, in uscita il 17 settembre

A due anni dal successo del concerto al Museo D’Orsay di Parigi, Mannarino fa il suo ritorno con un disco dal titolo “V” (Polydor/Universal Music Italia), che sarà disponibile da venerdì 17 settembre 2021 in versione cd e doppio vinile oltre che su tutte le piattaforme digitali di streaming e download. Prodotto dallo stesso Mannarino, registrato tra New York, Los Angeles, Città del Messico, Rio De Janeiro, l`Amazzonia e l`Italia e il coinvolgimento – su alcuni brani – dei produttori internazionali Joey Waronker e Camilo Lara (Mexican Institute of Sound) oltre che di Tony Canto e Iacopo Brail Sinigaglia, l`album è un invito ad appellarsi alla saggezza ancestrale degli esseri umani. Un disco che parla le lingue del mondo, intriso di suoni di foresta e voci indigene registrate in Amazzonia. Mannarino va alla ricerca della sorgente tribale e atavica dell`umanità, proposta come unico e potente antidoto contemporaneo alla brutalità del disumano.

Natura, patriarcato, animismo, femminilità, rapporto uomo-donna, sono questi solo alcuni dei temi affrontati dal cantautore nel disco più politico e visionario della sua carriera dove l`amore, l`irrazionale e un senso magico della vita diventano strumenti reali di decolonizzazione del pensiero e di resistenza umana. La cover del disco raffigura una donna combattente, guerriera. L`immagine è l`unione di due elementi: la donna e la resistenza indigena fusi insieme in un`azione, quella di calarsi il passamontagna – o forse di toglierlo – immagine evocativa di una entrata in azione, un`azione che è difesa non violenta, poetica e ispiratrice. Calarsi il passamontagna per andare in guerra o toglierlo per mostrare e difendere la propria identità? Un`immagine contemporanea che trova la sua forza in una nuova tribalità, allo stesso tempo antica e futura.

Mannarino è considerato uno degli artisti italiani contemporanei di maggior valore, erede della grande tradizione di cantautori come Paolo Conte e Fabrizio De André. Attraverso la cifra originale del suo lavoro, una rigorosa ricerca musicale e testi intrisi di poesia si è dimostrato un modello non omologato per le nuove generazioni. Con i suoi precedenti 4 album ha già consegnato alla musica dei grandi classici come “Me so` mbriacato”, “Statte Zitta” e “Vivere la vita”. Con l`ultimo album “Apriti Cielo” è arrivata la definitiva consacrazione: il disco di platino e un tour che ha superato le 150mila persone. Nel gennaio 2020 è stato il primo e unico artista italiano a essere invitato a suonare come ospite d`onore al Musée d’Orsay di Parigi.

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