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Manovra 2026 è legge: guida alle novità su Irpef, pensioni e bonus ristrutturazioni

La Camera dei deputati ha dato il via libera definitivo alla legge di bilancio 2026 con 216 voti favorevoli, 126 contrari e tre astenuti. Un intervento complessivo da 22 miliardi di euro, strutturato in 21 articoli e 973 commi, che ridisegna il panorama fiscale, previdenziale e assistenziale del Paese. La manovra entrerà in vigore domani 1 gennaio 2026 ed è stata pubblicata oggi sul Supplemento Ordinario n. 42/L alla Gazzetta Ufficiale n. 301. Dopo settimane di discussioni accese tra governo, opposizione e all’interno della stessa maggioranza, il provvedimento ha superato l’ultimo passaggio martedì 30 dicembre alle 11, preceduto dalla fiducia ottenuta lunedì sera con 219 sì e 125 no.

Il pacchetto di misure tocca tutti i principali settori: dalla sanità al lavoro, dalle imprese alle famiglie, con interventi mirati su previdenza, fisco e welfare. Il Senato aveva già approvato il testo prima di Natale, mentre contestualmente arrivava l’annuncio dell’erogazione dell’ottava rata del Pnrr italiano da parte della Commissione europea, pari a 12,8 miliardi di euro. Una iniezione di liquidità che si accompagna alle riforme strutturali contenute nella manovra, pensata per sostenere la crescita economica nei prossimi tre anni.

2,4 miliardi in più e assunzioni per medici e infermieri

Sul fronte sanitario, dopo complesse trattative, il governo ha trovato la quadra con un aumento del fondo per il servizio sanitario nazionale di circa 2,4 miliardi nel 2026. Le nuove risorse si sommano ai 4,2 miliardi già previsti nella manovra 2025, portando il totale dei fondi destinati alla sanità pubblica a 143,1 miliardi contro i 136,5 miliardi del 2025. Una crescita significativa che tuttavia deve fare i conti con un taglio di 140 milioni al Fondo per i farmaci innovativi, che vale oltre un miliardo di euro. Il taglio serve a coprire un’altra misura: dal 2026 aumenta il tetto della spesa farmaceutica, che passa dallo 0,2 allo 0,3 per cento.

Con le risorse stanziate, l’esecutivo punta a reclutare circa mille medici dirigenti e oltre seimila professionisti sanitari, in gran parte infermieri. Le indennità e le maggiorazioni per il personale sanitario e socio-sanitario crescono di 280 milioni di euro annui a partire dal 2026: 85 milioni vanno ai medici, per un aumento medio annuo di circa tremila euro lordi, e 195 milioni agli infermieri per circa 1.630 euro lordi annui. Per i dirigenti sanitari ci sono 8 milioni di euro, per un incremento di circa 490 euro lordi l’anno. Inoltre, arriva una stretta alle Regioni incapaci di garantire ai propri cittadini il livello minimo di prestazioni sanitarie: scatteranno ispezioni e audit approfonditi per analizzare le cause, con obbligo di mettersi in linea entro due anni.

3,5 miliardi al manifatturiero e ritorna l’iperammortamento

Per quanto riguarda le misure a favore delle imprese, un emendamento del governo ha stabilito un finanziamento del settore manifatturiero per circa 3,5 miliardi di euro nel 2026 e previsto che le assicurazioni versino un anticipo di 1,3 miliardi. Il gettito fiscale atteso dalla stretta su tutte le imprese vale circa un miliardo. Dal 2026 arriverà l’iperammortamento: una misura che vale per gli investimenti in beni strumentali effettuati fino al 30 settembre 2028 su prodotti made in Eu. Saltano invece le aliquote agevolate al 220 per cento per gli investimenti green.

Rientrano le risorse per il credito d’imposta Transizione 5.0, pari a 1,3 miliardi di euro già andati esauriti, e per le aziende che hanno fatto domanda per il credito d’imposta della Zes unica per il Sud: 2,3 miliardi per il prossimo anno su investimenti già fatti dalle imprese, con estensione fino al 2028. Vengono incrementate le risorse stanziate per il 2027 e il 2028 destinate agli incentivi per i processi di aggregazione e la tutela occupazionale.

Poi c’è una maggiorazione degli ammortamenti per i beni funzionali alla trasformazione digitale, che vale 240 milioni nel 2026, 800 milioni nel 2027 e 1,5 miliardi di euro nel 2028. Rifinanziati anche la Nuova Sabatini per 250 e poi 450 milioni, i Contratti di sviluppo per 250 milioni e vari fondi per l’internazionalizzazione e il turismo. Infine, dal 2028 sarà introdotta la ritenuta d’acconto per le imprese, con un’aliquota dello 0,5 per cento il primo anno e dell’1 per cento dal 2029.

Scende l’Irpef e arriva la rottamazione quinquies

In tema di fisco, una delle principali novità riguarda il taglio dell’Irpef: scende dal 35 al 33 per cento l’aliquota applicata al secondo scaglione, per i redditi fino a 50mila euro, producendo un aumento della retribuzione fino a 440 euro all’anno. Secondo i calcoli, una misura che interessa circa 13,6 milioni di persone, il 30 per cento dei contribuenti. Sempre in ambito lavoro, gli incrementi contrattuali sono tassati al 5 per cento per i redditi fino a 33mila euro. Una misura che vale per i contratti rinnovati nel 2025 e nel 2026, ma anche nel 2024.

Arriva una nuova rottamazione, la quinquies: potranno essere estinte le cartelle tra il primo gennaio 2000 e il 2023 provenienti dall’omesso versamento di imposte o contributi previdenziali, con 54 rate bimestrali distribuite in nove anni. Il tasso di interesse sulle rate, secondo emendamento della Lega alla manovra, scende di un punto percentuale dal 4 al 3 per cento. Inoltre, nell’ambito della manovra ha ottenuto il via libera la riformulazione della norma sui pagamenti da parte della Pubblica amministrazione ai professionisti con debiti con il fisco: per i morosi saranno bloccati i versamenti ma solo entro il limite dell’importo effettivamente iscritto a ruolo quando il debito non supera i cinquemila euro.

Aumenti su tabacco e transazioni finanziarie

Rimanendo in tema tasse, sale da 8 a 10 euro la soglia esentasse dei buoni pasto. Mentre a partire da gennaio 2026 raddoppia la Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie in vendita dallo 0,2 allo 0,4 per cento. Sale a 2 euro l’imposta sui piccoli pacchi dai paesi extra Ue di valore fino a 150 euro. Previsto un aumento progressivo delle accise sul tabacco: i rincari sono fissati annualmente nel nuovo calendario fiscale e comporteranno che i singoli pacchetti di sigarette aumenteranno in media di 15 centesimi nel 2026, di 25 nel 2027, fino a salire a 40 centesimi nel 2028. Per i rinnovi contrattuali, anche del 2024, è prevista una flat tax al 5 per cento sugli aumenti, ma solo per redditi fino a 33mila euro. I premi di produttività sono tassati all’1 per cento.

Stretta sulle pensioni anticipate e stop a Opzione donna

Anche in ambito previdenza, dopo l’ennesima riscrittura del provvedimento, sono state introdotte alcune novità. Innanzitutto, non sarà possibile andare in pensione di vecchiaia anticipatamente cumulando gli importi di forme pensionistiche di previdenza complementare: dal 2026 non varrà più la misura che consente di computare, su richiesta, anche il valore di più rendite di forme in modo da raggiungere gli importi mensili richiesti per accedere alla pensione di vecchiaia con almeno 20 anni di contributi e se si è nel regime contributivo. Inoltre, l’età pensionabile aumenterà di un mese nel 2027 e di altri due mesi nel 2028. Dal prossimo anno non sarà prorogata Opzione donna, gli assegni minimi salgono di circa 20 euro al mese e i fondi per l’anticipo pensionistico di lavoratori precoci e usuranti subiranno un taglio.

Cancellata la stretta sulle lauree brevi di tre anni, secondo cui dal 2031, in caso di riscatto, ai fini del calcolo del requisito degli anni di contributi per andare in pensione, sarebbero stati tagliati sei mesi. Il taglio sarebbe salito a 12 mesi dal 2032, a 18 dal 2033, a 24 dal 2034 e a 30 dal 2035. A regime, quindi, su un riscatto di tre anni solo sei mesi sarebbero serviti a raggiungere la pensione prima. Di fatto nessuno più avrebbe riscattato e sarebbero diminuiti i pensionamenti anticipati. Salta anche la possibilità, introdotta con la manovra 2025, ai lavoratori del privato che stanno nel contributivo di cumulare i contributi versati ai fondi pensione con quelli all’Inps per raggiungere un importo dell’assegno pari ad almeno tre volte il minimo che dà diritto a lasciare il lavoro a 64 anni con 25 di contributi. Tagliati i fondi stanziati per i lavoratori precoci e che svolgono attività usuranti, i quali possono lasciare il lavoro prima degli altri.

Bonus ristrutturazioni confermato al 50% sulla prima abitazione

Nell’ambito dei bonus edilizi, è confermato anche nel 2026 il bonus ristrutturazioni al 50 per cento per gli interventi edilizi sull’abitazione principale, mentre negli altri casi scenderà al 36 per cento. Rispetto a quanto previsto inizialmente durante i lavori alla manovra, le risorse per il piano Casa saranno di 110 milioni di euro nel 2026 e altri 100 milioni nel 2027, invece dei 300 totali considerati per il biennio. La cedolare secca sugli affitti brevi resta al 21 per cento per il primo immobile, sale al 26 per cento per il secondo e dal terzo scatta l’attività di impresa. Anche gli immobili condonati potranno accedere agli incentivi edilizi.

Isee, esclusa la prima casa dal calcolo

Una modifica alla legge di bilancio prevede l’esclusione della prima casa dal calcolo Isee per le famiglie: il tetto massimo è di 200mila euro nelle grandi città, ossia Roma Capitale, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina, Palermo e Sassari. Per tutti gli altri immobili da escludere dal computo il limite del valore è fissato a 91.500 euro, con un incremento di ulteriori 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. La franchigia può quindi aumentare ulteriormente per le famiglie numerose. Fino a quest’anno, i proprietari di un’abitazione potevano ignorare il suo valore nel calcolo dell’Isee fino a un massimo di 52.500 euro di valore catastale.

Cambia anche la scala di equivalenza dell’Isee, un passaggio tecnico che aiuterà parecchio le famiglie più numerose. La scala di equivalenza stabilisce quanto pesa ciascun familiare nel calcolo della situazione economica. Per le famiglie che hanno due figli, la scala di equivalenza aumenterà di 0,1. Per tre figli, l’aumento sarà di 0,25. Per quattro figli, di 0,40. E infine, per cinque o più figli, di 0,55. L’effetto è che un maggior numero di figli porterà a un Isee più basso di prima. Il nuovo calcolo dell’Isee si applicherà solo quando si fa domanda per Assegno di inclusione, Supporto formazione e lavoro, Assegno unico e universale per i figli a carico, bonus asilo nido e bonus nuovi nati. In tutte le altre situazioni varrà ancora l’Isee calcolato con il vecchio sistema.

Famiglie, due nuovi fondi e rifinanziata la carta per la spesa

A favore delle famiglie arrivano due fondi: uno da 20 milioni di euro per il sostegno abitativo ai genitori separati e uno per i caregiver familiari da 1,15 milioni di euro. Rifinanziata anche la carta Dedicata a te, il contributo per la spesa alimentare destinato a chi ha un Isee fino a 15mila euro. A partire dal nuovo anno, si allarga la platea di aziende che dovranno conferire il Trattamento di fine rapporto al fondo Inps: nel biennio 2026-2027 entrano a far parte della norma quelle che hanno almeno 60 dipendenti, dopodiché subentreranno anche quelle con 50 dipendenti, finché nel 2032 dovranno aderire anche le più piccole con 40 dipendenti.

Da luglio scatterà il meccanismo di adesione automatico alla previdenza complementare per tutti i neo assunti, che avranno fino a 60 giorni di tempo per comunicare una decisione diversa. Aumentano i tagli all’anticipo pensionistico per i lavoratori precoci: 50 milioni di euro nel 2033 e 100 milioni dal 2034. Tagli da 40 milioni di euro annui dal 2033 anche al Fondo per il pensionamento anticipato per i lavoratori impegnati in mansioni usuranti, arrivando a un totale di 194 milioni da 233.

Scuola e cultura, bonus libri esteso alle superiori

In arrivo il bonus per i libri della scuola anche per le superiori: consiste in un contributo per famiglie che hanno figli studenti e con Isee inferiore a 30mila euro. L’agevolazione può essere richiesta per l’anno scolastico in base alla normativa adottata dalla propria Regione o Comune di residenza. Stesso limite di Isee per le famiglie che intendono richiedere il bonus da 1.500 euro per gli studenti che scelgono la scuola paritaria, solo per la scuola secondaria di primo grado o il primo biennio della scuola secondaria di secondo grado presso istituti paritari: una misura che richiede 20 milioni di euro di risorse.

Dal 2027 arriverà il bonus Valore cultura, una carta per maturandi che intendono acquistare libri, biglietti di concerti e musei. I fondi per il cinema hanno subito un taglio, scendendo da 150 a 90 milioni di euro nel 2026. Quelli per l’editoria, invece, crescono di 60 milioni. Non subiranno tagli le tv locali, mentre calerà il finanziamento alla Rai derivante dal canone per esercizi pubblici e commerciali.

Banche, assicurazioni e sicurezza

Con il nuovo emendamento alla manovra, sia per le banche che per le assicurazioni arriva l’aumento dell’Irap di due punti percentuali: sono escluse le holding industriali, le società di gestione dei fondi comuni di investimento e quelle di investimento a capitale variabile. Per le banche slittano le Dta, imposte differite attive, e la possibilità di attingere alle riserve con aliquote ridotte nei primi due anni. Per le assicurazioni rientra un contributo di 1,3 miliardi di euro attraverso il versamento a titolo di acconto dell’85 per cento del contributo sul premio delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti dovuto per l’anno precedente.

Nell’ambito dello sport, i fondi per l’America’s Cup a Napoli vengono incrementati di altri 2 milioni di euro nel 2026 e uno nel 2027. Il Fondo sport per studenti universitari, destinato all’erogazione di borse di studio per alti meriti sportivi, viene rifinanziato con 5 milioni. Per il comparto sicurezza, il Fondo per la specificità del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e dei vigili del fuoco viene incrementato con 20 milioni di euro annui dall’anno prossimo. Altri 114 milioni aumenteranno i servizi di tutela dell’ordine anche in relazione alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina. Scatta un anno più tardi l’innalzamento dell’età pensionabile per le forze dell’ordine. Infine, le riserve di oro gestite e detenute dalla Banca d’Italia appartengono al popolo italiano.

Pubblicato da
Giuseppe Novelli