Economia

Manovra da 27 miliardi, più soldi a Sanità e stop interessi cartelle fisco. L’opposizione all’attacco: “Mance per tutti, chi paga?”

Arriva una manovra più consistente del previsto che vale circa 27 miliardi e che porta il deficit-Pil al 2,3% dal 2% indicato nella Nota di aggiornamento al Def e che, secondo una stima definita “prudenziale” dal premier Matteo Renzi, consentirà di conseguire un Pil dell’1% nel 2017. Nel documento che sarà inviato lunedì a Bruxelles ci sono diverse conferme e qualche sorpresa come il fondo sanità che il prossimo anno salirà a 113 miliardi di euro con un incremento di 2 miliardi, di cui uno è stato “ballerino fino all’ultimo”. Con la manovra è arrivato anche un decreto legge che abolisce Equitalia facendola confluire nell’Agenzia delle Entrate e rilancia la rottamazione delle cartelle esattoriali. Queste, alleggerite da interessi e more bollate come “vessatorie” da Renzi, dovrebbero portare 4 miliardi di euro in più di copertura alla manovra. Tra le novità delle ultime ore anche la stabilizzazione per precari di sanità e scuola e nuove assunzioni nelle forze dell’ordine. E sul fronte delle coperture, dalla spending review si attendono 3,3 miliardi di euro contro i 2,6 miliardi indicati nella nota di aggiornamento. I due provvedimenti, ha precisato Renzi, hanno ottenuto il via libera “salvo intese”, per lasciare aperta la possibilità di aggiustamenti dell’ultimo minuto. Lunedì il governo invierà il documento programmatico di bilancio a Bruxelles con le nuove previsioni macroeconomiche che dovrebbero a questo punto favorire la sua validazione da parte dell’Ufficio parlamentare di bilancio che aveva bocciato la previsione del deficit-Pil ferma al 2% con una crescita dell’1%. La commissione, ha ricordato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, “risponderà nel giro di due settimane”. Renzi ha precisato che all’emergenza immigrazione sarà destinato lo 0,2% del Pil “fuori dal patto Ue”.

ANCI “I contenuti principali della legge di bilancio elencati dal Presidente Renzi sono una conferma di alcune richieste avanzate dall’Anci nei giorni dell’Assemblea di Bari”. È quanto afferma Antonio Decaro, presidente dell’associazione, secondo cui dalla manovra arrivano “alcune prime risposte positive, ma attendiamo incontro con il Governo per conoscere i dettagli”. “Niente tagli ai Comuni – sottolinea – e ci aspettiamo che ciò venga garantito anche alle Città metropolitane, così come ci aspettiamo di conoscere la dotazione finanziaria della legge Realacci sui piccolo Comuni. Abbiamo poi appreso di risorse disponibili per circa 3 miliardi che, per i comuni, contribuiranno a chiudere alcuni conti aperti quali la vicenda degli errori insorti nel passaggio Ici/Imu ed al ristoro delle spese per gli uffici giudiziari, così come la copertura del Fondo pluriennale vincolato per investimenti. Viene poi riconosciuto e premiato per il 2016 lo sforzo che i comuni fanno per accogliere e integrare i profughi con una una tantum di 500 euro a profugo, incentivo che ANCI propone da tempo”.

CINQUESTELLE “Quella di Renzi è una ipotetica manovra di un presidente del Consiglio non più credibile. Una manovra truffa come il quesito del referendum, dove Renzi gioca tutte le sue carte in vista del voto del 4 dicembre, ma gli italiani ormai sono stufi di farsi prendere per i fondelli”. Lo affermano in una nota i gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle. “E’ una manovra fatta – si legge – di mancette con soldi che non ha, conditi da un condono mascherato da 2 miliardi di euro, che chiama all’inglese “”voluntary disclosure”. Su Equitalia è solo una promessa , sulla povertà taglia quanto promesso e destina solo briciole rispetto a quello che serve veramente per combatterla”.

BRUNETTA “Ecco il ritorno di @matteorenzi alle slide. Come sempre quando è in difficoltà. Vende pentole. Promette, illude italiani. Vergogna!”. Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera. “@matteorenzi insopportabile e incredibile. Distribuisce a destra e a manca soldi che non ha. Stesso @PCPadoan ha sguardo sbalordito accanto”, sottolinea in un successivo tweet. E ancora: @matteorenzi dà del suo meglio in conferenza stampa Legge bilancio:vende pentole. Ma dovrebbe fare il presidente del Consiglio,non il commerciante!”. “@matteorenzi distribuisce soldi a pioggia. Bonus, incentivi, sconti, chi più ne ha più ne metta. Helicopter money…”. “@matteorenzi in conferenza stampa su Legge bilancio fa ridere i polli. La smetta, non ci casca più nessuno. Vergogna!”.

MELONI “La legge di Stabilità? Si direbbe ‘a tutti un po”. Chiaramente è una legge di campagna elettorale”. Lo ha detto Giorgia Meloni a Milano. Secondo la leader di Fdi, “il dramma è che il giorno dopo il referendum si scoprirà che dietro le promesse di Renzi non c’è niente”. “Tra Renzi e i peggiori esponenti della prima repubblica – ha concluso Meloni – non c’è molta distanza”.

FORUM FAMIGLIE “Questa manovra, dal punto di vista delle famiglie, è deludente”. Lo afferma Gianluigi De Palo, Presidente Nazionale del Forum delle Famiglie, secondo cui “600 milioni per le famiglie, divisi tra premi, bonus e voucher hanno un senso se sono misure locali fatte da un Sindaco o un Presidente della Regione; da un Governo nazionale, ci si aspettano riforme strutturali in questo tempo in cui in Italia non si fanno più figli e in cui una delle prime cause di povertà è mettere al mondo un figlio”. “Le famiglie non ce la fanno più, tassate e tartassate hanno bisogno di sentire un Governo che investa su di loro”, conclude il presidente del Forum.

NCD La legge di bilancio è una “manovra a misura degli italiani, delle famiglie e delle imprese”. Lo dice Valentina Castaldini, portavoce nazionale del Nuovo centrodestra. “La legge di bilancio approvata oggi dal Consiglio dei Ministri è a misura degli italiani, delle famiglie e delle imprese”. Per la dirigente Ncd, “continua la svolta riformista del Governo grazie all’apporto decisivo dei moderati. Dall’abolizione di Equitalia ai 2 miliardi in più per la sanità, dall’ecobonus e all’alleggerimento fiscale per i piccoli imprenditori fino alle assunzioni nel pubblico impiego: provvedimenti che portano il nostro marchio e che non sarebbero stati possibili senza questo esecutivo”.

SCHIFANI La legge di bilancio elargisce “mance a tutti” ma c’è da capire “chi paga”. Lo dice Renato Schifani di Fi: “Il Consiglio dei ministri ha varato una manovra che include grandi mance per tutti. Una legge di bilancio tutta volta a cercare di convincere gli italiani a votare Sì al referendum. Ma chi pagherà queste promesse? A chi verranno sottratte risorse? Domani, leggendo le carte, capiremo, anche perché non ci risulta che l’Italia possa stampare moneta. Il grande bluff è dietro l’angolo”.

FNSI-USIGRAI “Un’ azienda come può vivere senza risorse certe. Lo avevamo denunciato sin dal taglio dei 150 milioni. Praticamente gli unici a farlo, insieme alla Fnsi. E siamo davanti alla prova dei fatti. Ancora non sappiamo quanto la Rai avrà di canone nel 2016, e il governo ipotizza il taglio di un altro 10%. Ancora non sappiamo se il canone in bolletta produce gli stessi ricavi, più ricavi o meno ricavi, e il governo annuncia che comunque ci sarà un altro taglio di decine di milioni di euro. Ma come può vivere e svilupparsi una azienda così?” E’ quanto riporta un comunicato congiunto di Fnsi e Usigrai. “La mancanza di certezza di risorse – prosegue la nota – è il modo più sicuro per condizionare l’autonomia editoriale e gestionale di una azienda. Per di più così il governo fornisce un altro alibi alla dirigenza per non poter preparare un serio piano industriale e una riforma editoriale. Tutto questo quando anche il rinnovo della Concessione è in alto mare. Chiediamo al governo di ripensarci. Ne va del futuro del Servizio Pubblico”.

SCOTTO “Da Renzi la solita alluvione di slide su Legge di bilancio: Investimenti pochi, una manciata insufficiente di denari per i contratti del pubblico impiego, scuole paritarie premiate e su sanita’ e pensioni forte e persistente odore di fregatura”. Lo scrive su Twitter il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana Arturo Scotto.

ALFANO “Per noi del Viminale giornata eccellente! Da ricordare. Finanziato il tanto atteso riordino delle carriere delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco (una vera e propria legge sul Merito) e resi strutturali gli 80 euro. E poi migliaia di nuove assunzioni. Onestamente più di questo non potevo chiedere e attendere”. Così afferma il Il ministro degli interni, Angelino Alfano, in merito al varo della legge di bilancio.

GUERINI  “#leggedibilancio per un’Italia più competitiva e più giusta. Per le persone, le famiglie, le imprese, per i più deboli #passodopopasso”. Lo ha scritto su Twuiter Lorenzo Guerini, vicesegretario del Partito Democratico.

Ecco i principali capitoli della manovra.

CONFERMATO STOP AUMENTO IVA PER 15 MLD. Nel 2017 ci sarà la sterlizzazione della clausola di salvaguardia che prevedeva l’incremento dell’Iva e che vale oltre 15 miliardi di euro.

PENSIONI. Sono previsti 7 miliardi di euro in tre anni (1,9 nel 2017, 2,5 nel 2018 e 2,6 nel 2019). Nel pacchetto ci sono sostegni al reddito di 3,3 milioni di pensionati, con assegno fino a 1.000 euro al mese, attraverso il pagamento o l’aumento della quattordicesima. Via all’anticipo pensionistico che assumerà due forme: una gratuita per le categorie disagiate ed una con un taglio del4-5% della prestazione per gli altri.

20 MLD A COMPETITIVITA’ CON INDUSTRIA 4.0 E SUPERAMMORTAMENTO. Tra le misure ci sono Industria 4.0, la legge Sabatini, il superammortamento e il credito d’imposta per la ricerca. Per gli investimenti pubblici il governo spenderà 12 miliardi di euro, sempre in tre anni, di cui 2 nel 2017. Nel pacchetto anche la defiscalizzazione maggiorata del salario di produttività e incremento delle misure a favore del welfare aziendale oltre al rafforzamento del piano straordinario Made in Italy (100 milioni).

TAGLIO IRES E NASCE IRI PER ARTIGIANI E PMI A 24%. L’Ires scende dal 27,5% al 24% e nasce l’Iri, (l’imposta sul reddito dell’imprenditore) con una aliquota semplificata al 24% per profitti di artigiani e titolari di Pmi. a queste misure si aggiunge la cancellazione dell’Irpef agricola.

CREDITO A PMI, C’E’ 1 MLD PER FONDO GARANZIA. Il governo ha stanziato un miliardo di euro per alimentare il fondo di garanzia sul credito per le Pmi. Le risorse dovrebbero essere già inserite nel decreto che abolisce Equitalia e nei calcoli del governo verrano sbloccati crediti per 25 miliardi di euro.

FONDO SANITA’ SALE A 113 MILIARDI. Il fondo per la Sanità cresce da 111 a 113 miliardi di euro. L’incremento servirà anche per destinare risorse a pazienti e medici oncologici, malati di “epatite c”, “vaccini” e “stabilizzazione di medici e infermieri”.

PROROGA ECOBONUS ESTESO A CONDOMINI E ALBERGHI. Confermati anche per il 2017 gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie e per l’efficienza energetica. I bonus vengono estesi anche a condomini ed alberghi con una dotazione complessiva di 3 miliardi di euro.

RISORSE PER RINNOVO CONTRATTI P.A. E ASSUNZIONI FORZE ORDINE. La legge di bilancio prevede più risorse per il rinnovo dei contratti pubblici e per le assunzioni nella sanità e nelle forze dell’ordine.

ALLA FAMIGLIA VANNO 600 MILIONI DI EURO. La legge di bilancio prevede 600 milioni sulla famiglia in più, un “piccolo segnale verso un grande investimento sulla famiglia e sui figli che faremo nel 2018 con la modifica dell’Irpef”, ha puntualizzato Renzi.

CANONE RAI PASSA A 90 EURO. Dopo la riduzione di quest’anno da 113 euro a 100 euro, il prossimo anno il canone Rai verrà ulteriormente tagliato a 90 euro.

PER POVERTA’ E NON AUTOSUFFICIENZA 550 MLN. Nella legge di Bilancio ci sono 500 milioni in più per il fondo per la lotta contro la povertà e 50 milioni per il fondo per la non autosufficienza.

A DIFESA SUOLO E LOTTA DISSESTO 7 MLD IN 7 ANNI. Per il dissesto idrogeologico il governo ha previsto in manovra 7 miliardi in 7 anni.

1 MILIARDO IN PIU’ PER SCUOLA E UNIVERSITA’. Insegnanti, stabilizzazione precari, borse di studio, scuole paritarie sono alcune voci che ottengono dalla manovra risorse.

LE COPERTURE DELLA MANOVRA. Tra le risorse che serviranno a coprire le misure inserite in manovra ci sono: i 12 miliardi che saranno finanziati in deficit, 4 miliardi dalla rottamazione delle cartelle esattoriali, 2 miliardi che l’esecutivo stima arriveranno dalla voluntary disclosure e 3,3 miliardi dai tagli alla spesa pubblica, oltre a 1,6 miliardi dalla riorganizzazione di fondi 2016.

BONUS PER CHI ACCOGLIE I MIGRANTI. Arrivano 100 milioni per i Comuni che hanno accolto i rifugiati. Si tratta di un una tantum di 500 euro per ogni persona ospitata.

ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE. Le cartelle esattoriali di Equitalia potranno essere pagate solo nell’importo dovuto senza interessi e sanzioni.

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