Mattarella vede Casellati e Fico, Autonomia in alto mare

Mattarella vede Casellati e Fico, Autonomia in alto mare
Elisabetta Casellati, Roberto Fico e Sergio Mattarella
29 marzo 2019

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato questa mattina (è una consuetudine) i presidenti del Senato e della Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico. Successivamente ha visto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Tra le questioni più spinose, quella sulle Autonomia.  In assenza di un Senato delle Regioni, sta emergendo infatti la complessita’ dell’iter parlamentare delle Intese e di come assicurare in tutto il territorio nazionale servizi uguali a tutti i cittadini senza far lievitare la spesa pubblica, tanto che e’ emersa l’ipotesi di rivedere le rendite catastali per reperire risorse. A Mattarella, i due presidenti di Senato e Camera hanno fatto il punto, rappresentando due posizioni diverse: la Casellati, sentiti diversi costituzionalisti, propende per la non emendabilita’; Fico, invece, per la possibilita’ di far intervenire le Camere sul provvedimento.

A far sentire la propria preoccupazione che le Intese per l’Autonomia si traduca in un neo centralismo delle Regioni sugli altri Enti locali, sono stati l’Anci e l’Unione delle Province, ascoltati dalla Bicamerale per il federalismo, guidata da Cristian Invernizzi (Lega); Comuni e Province hanno chiesto di essere coinvolti dal governo nelle Intese, anche alla luce di quanto emerge nella Bicamerale, che sta facendo una indagine conoscitiva sull’Autonomia differenziata. In una audizione nei giorni scorsi la Sose, la Societa’ del ministero delle Finanze che deve definire i costi standard, ha evidenziato una serie di complessita’ sull’autonomia finanziaria delle Regioni e dei comuni. Le Intese prevedono infatti che nei primi tre anni i trasferimenti dello Stato a Veneto, Lombardia e Emilia per i diversi servizi di baseranno sui costi storici, per seguire poi dei costi standard relativi ad ogni Livello essenziale di prestazione (Lep).

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Ma oggi le prestazioni, cioe’ i servizi, al Sud sono inferiori che al Nord (basti pensare agli asili) e se si vuole assicurarne un livello essenziale occorreranno ulteriori risorse. Queste potrebbero venire, ha suggerito la Sose, o da una revisione delle rendite catastali o dalla sostituzione di ICI/Imu con una imposta slegata dalle rendite, ormai obsolete, una “service tax”. Insomma l’Intesa delle tre Regioni che chiedono l’Autonomia, Lombardia, Veneto e Emilia romagna, apre problemi complessi. Anche il Def di prossima presentazione è stato, fra gli altri, uno dei temi del colloquio con Casellati e Fico. Senza dimenticare la questione della Commissione banche, che attende per partire la firma del capo dello Stato e la nomina dei componenti da parte dei presidenti di Camera e Senato.

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