Me contro Te, il matrimonio diventa show: biglietti, vip pack e polemiche

Luigi Calagna e Sofia Scalia hanno deciso di trasformare le loro nozze in uno show. E c’è chi li contesta: “Monetizzano tutto, anche il giorno più bello”

Luigi Calagna e Sofia Scalia

Luigi Calagna e Sofia Scalia

Si sposeranno davanti a migliaia di fan, su un palco e con biglietto d’ingresso. Luigi Calagna e Sofia Scalia, in arte Luì e Sofì, hanno annunciato che il loro matrimonio si terrà il 5 settembre 2026 all’Arena di Milano, durante uno spettacolo aperto al pubblico. Un evento a pagamento, con prezzi variabili e pacchetti extra, che conferma la capacità della coppia di trasformare anche le nozze in un format commerciale.

L’annuncio è arrivato durante uno show a Milano, mettendo fine a un’attesa lunga quasi cinque anni. La proposta di matrimonio risale all’ottobre 2021, ma tra impegni professionali e progetti paralleli la data era sempre slittata. Ora la decisione definitiva: nozze sì, ma in versione evento. Luì e Sofì non hanno mai nascosto l’intenzione di condividere ogni passaggio della loro vita con la community che li segue da anni su YouTube, al cinema e nei tour. Anche il matrimonio, dunque, diventa parte del racconto pubblico. E del business.

Tra amore dichiarato e strategia commerciale

Il matrimonio andrà in scena all’Arena di Milano con il titolo ufficiale “The Wedding – Lo Show”. Non una cerimonia tradizionale, ma uno spettacolo vero e proprio, con musica, coreografie e pubblico pagante. I biglietti sono già in vendita: si parte da 48 euro, si arriva a 110,40 per i posti migliori. Chi vuole incontrare la coppia da vicino può acquistare il pacchetto “meet and greet” da 250 euro, con la possibilità di aggiungere un vip pack da altri 200 euro.

“Business is business”, commentano in molti. Ma per i diretti interessati la scelta sarebbe dettata dal cuore. Sul sito di Vivo Concerti, Luì e Sofì spiegano così la decisione: “Dopo tanti anni insieme, abbiamo finalmente scelto la nostra data: il 5 settembre. Sentivamo il bisogno di condividere questo momento con tutte le persone che ci hanno accompagnato in questo viaggio”. E ancora: “Sposarci su un palco, con la nostra musica e davanti a voi, è la cosa più bella che potessimo immaginare”.

Secondo la coppia, trasformare il matrimonio in uno show non significa snaturarlo, ma amplificarne il senso: “Non solo una celebrazione, ma un momento da vivere insieme, perché questa storia l’abbiamo costruita anche grazie a voi”. Un messaggio che parla direttamente ai fan più fedeli, chiamati a essere parte attiva dell’evento.

Fan divisi, social in fiamme

Non tutti, però, hanno accolto l’annuncio con entusiasmo. Sui social network le reazioni sono contrastanti. C’è chi apprezza l’originalità e rivendica il diritto della coppia di scegliere come e con chi sposarsi. Ma sono molti anche i commenti critici, che parlano apertamente di operazione commerciale. “Monetizzano anche le nozze”, scrivono alcuni utenti, mettendo in discussione il confine tra vita privata e spettacolo. Altri sollevano dubbi persino sul valore legale del matrimonio, chiedendosi se la cerimonia sul palco avrà anche una validità civile o religiosa. Domande a cui, per ora, non sono arrivate risposte ufficiali.

Di fronte alla valanga di commenti, Luì e Sofì hanno scelto di limitare le interazioni sotto l’ultimo video pubblicato. Un segnale che testimonia quanto la decisione abbia colpito anche una parte del loro pubblico storico. La coppia, del resto, aveva già anticipato che le nozze non sarebbero state tradizionali. Nell’agosto 2024 spiegavano: “Siamo stati occupati da molti progetti e per fare quello che abbiamo in mente servono tempo e autorizzazioni”. Ora quel progetto è diventato realtà, con un annuncio che suona come un invito collettivo: “Siete tutti ufficialmente invitati al nostro matrimonio”.

Un evento simbolo dell’era degli influencer

Il matrimonio-show dei Me contro Te è anche il simbolo di un’epoca in cui i confini tra privato e pubblico si assottigliano fino quasi a scomparire. Per una coppia che ha costruito il proprio successo sulla condivisione costante, la scelta appare coerente. Resta però il dibattito: fino a che punto un momento intimo può diventare spettacolo senza perdere autenticità?

La risposta, probabilmente, arriverà il 5 settembre 2026, quando l’Arena di Milano si trasformerà in una gigantesca sala nuziale. Con biglietto, luci e applausi. E con una certezza: anche questa volta, nel bene e nel male, Luì e Sofì hanno centrato l’obiettivo di far parlare di sé.