Cronaca

Medico: Cospito potrebbe aggravarsi di giorno in giorno

“Mi ha comunicato che da ieri ha sospeso gli integratori ed il fatto è stato confermato anche dal personale medico di guardia oggi. Per quanto riguarda i parametri vitali sono sostanzialmente stabili, situazione sovrapponibile a quella della scorsa settimana”. Così ha riferito il dottor Andrea Crosignani, che oggi ha visitato Alfredo Cospito nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo di Milano, dove l’anarchico è ricoverato da due settimane.

Secondo quanto spiegato Cospito si è alzato dal letto, ha camminato in modo autonomo fino ad avere un colloquio seduto in fondo alla cella con il medico. “E’ in una situazione di grave denutrizione, con atrofia muscolare diffusa”, è stato riferito. Gli esami ematici mostrano un valore del potassio ancora nei limiti e di quello del sodio al di sotto della norma. “Lui ha detto che sta assumendo solo acqua e zucchero ed acqua e sale”. La valutazione complessiva che viene fatta è quella di una condizione di salute “mantenuta”, ma dopo lo stop agli integratori “la situazione potrebbe aggravarsi di giorno in giorno perché partiamo da un fisico pesantemente defedato con una riserva funzionale estremamente ridotta”.

Lo stesso Cospito è convinto che “morirà presto” ma spera che “altri proseguano la lotta contro il carcere duro”. Eppure, come sottolinea Crosignani, “la condizione è ancora stabile coi parametri vitali che tengono, ed è sovrapponibile a quella dei giorni scorsi. Riesce ancora ad alzarsi e a camminare”. Il punto è che risulta essere ancora troppo presto per capire quale sarà l’effetto di questo stop agli integratori. Il quadro di stabilità, almeno al momento, è confermato da fonti giudiziarie tanto che, come viene chiarito, ci vorrà qualche giorno per capire quali effetti l’inasprimento del digiuno potrà avere. Resta costante l’aggiornamento delle relazioni mediche trasmesse al Tribunale di Sorveglianza di Milano.

Il no dei giudici della Cassazione sembra avere avuto un peso importante sulle vicende carcerarie di Cospito. C’è l’udienza in vista davanti alla Consulta su una questione di legittimità costituzionale da cui potrebbe dipendere se sarà condannato all’ergastolo o ad una pena tra i 20 e i 24 anni nel processo torinese sui due ordigni piazzati davanti all’ingresso della Scuola allievi carabinieri di Fossano. Decisione che, però, non impatta direttamente sul regime carcerario. Inoltre, c’è il ricorso che la difesa ha presentato alla Sorveglianza di Roma contro l’ultimo no del ministro Carlo Nordio alla revoca del 41bis, che, però, non è detto che cambi le carte in tavola.

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