“Meloni capace”? Polemica tra sinistra Pd Bonaccini-Letta

“Meloni capace”? Polemica tra sinistra Pd Bonaccini-Letta
Enrico Letta e di Stefano Bonaccini
15 febbraio 2023

Il giudizio su Giorgia Meloni agita il Pd, le frasi di Enrico Letta sul New York Times e di Stefano Bonaccini a La7 scatenano le critiche della sinistra del partito e innescano un botta e risposta tra il Nazareno e l’ex ministro Andrea Orlando. Per capire di cosa si parla è necessario un passo indietro, l’articolo del quotidiano in cui si apprezza l’approccio “inaspettatamente ordinario” della premier. Viene citato anche il segretario uscente Pd, secondo il quale sui temi economici e finanziari la Meloni “si è rivelata meglio di quello che ci aspettassimo”. In particolare, dice Letta, la premier ha messo da parte la linea aggressiva nei confronti dell’Ue e ha deciso di “seguire le regole”, evitando di “commettere errori”. E poi: “La verità è che lei è forte, in piena luna di miele (con il Paese, ndr), non ha alternative nella maggioranza e l’opposizione è divisa”.

Poi c’è Bonaccini, che in tv spiega: “Giorgia Meloni non è una fascista, è una persona certamente capace, ha idee molto lontane e diverse dalle mie, dovrà dimostrare di essere all’altezza di guidare un governo come quello italiano. Noi, come Pd, siamo stati al governo quasi ininterrottamente per undici anni. E gli altri (quando critichi il governo attuale, ndr) ti dicono ‘perché non avete fatto voi queste cose?’. Quindi ci vuole misura nella critica, anche se di critiche se ne possono fare”. Reagiscono quasi subito in molti. Andrea Orlando scrive: “C’è qualcosa che non va”. Non si può criticare la manovra di bilancio, il decreto Ong e le uscite di Giovanni Donzelli su Cospito e poi “dire contemporaneamente che sono capaci (di cosa?) o che sono meglio di quanto ci aspettassimo? Davvero, mettiamoci d’accordo compagni e amici”.

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Simile il commento di Giuseppe Provenzano: “Il governo Meloni è il peggiore di sempre. Nel Pd c`è chi pensa di no? È il Gov delle disuguaglianze, come si fa a dire che ‘è capace’ e di ‘misurare le critiche’? Pensiamo a fare opposizione e costruire l`alternativa. Le primarie servano a questo. O almeno a fare chiarezza”. Anche Elly Schlein si dissocia: “Penso che sia un governo che sta facendo male e che in Europa rischia di isolarci ulteriormente, rientrando tra le braccia del gruppo Visegrad”. Poi aggiunge una chiosa, mettendo nel mirino solo Bonaccini: “La sostanza è che non sono d’accordo con le dichiarazioni di Bonaccini”. Nel pomeriggio, però, fonti del Nazareno decidono di replicare ad Orlando: “Dispiace che Andrea Orlando travisi completamente le dichiarazioni di Enrico Letta al New York Times ai fini di una polemica interna che non ha alcun fondamento”.

“Il segretario – continua il Nazareno – si è limitato a esprimere al quotidiano statunitense un giudizio positivo, che peraltro conferma, sul fatto che la premier Giorgia Meloni non ha infranto le regole di bilancio e le regole dell’euro, a differenza di quanto negli anni aveva detto di fare. Basta del resto leggere per intero l’articolo, con i virgolettati testuali, perché non sorgano fraintendimenti”. Controreplica l’ufficio stampa di Orlando: “Dispiace che fonti anonime del Nazareno, che non si sa se parlino a nome di tutto il partito, scambino per polemica una osservazione rivolta da Andrea Orlando sul rischio di messaggi contraddittori. Una opinione in quanto tale generica, che non si può ridurre a polemica. Di questo il Pd non ne ha bisogno”.

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Ma anche Bonaccini risponde alle critiche: “Bisognerebbe innanzitutto evitare polemiche strumentali, ho detto che Meloni è apparsa capace quando in Europa ha tenuto la posizione sul patto atlantico, ad esempio sulla guerra in Ucraina. Omettono di ricordare che ho invece fatto le critiche sul fatto che l’Italia sia stata estromessa dai principali vertici europei. Io la destra preferisco batterla nelle urne, vorrei che anche altri avessero come priorità battere la destra nelle urne piuttosto che nelle interviste. Credo di essere uno dei più titolati a dire come si batte la destra”.

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