Politica

Meloni riceve Kishida: concordi su difesa, Indo-Pacifico e G7

Difesa, sicurezza e G7 sono stati i temi al centro dell’incontro, seguito da una colazione di lavoro, tra il primo ministro giapponese Fumio Kishida e la presidente del consiglio Giorgia Meloni che si è tenuto oggi a Palazzo Chigi. Kishida ha trascorso a Roma poche ore, nella seconda tappa di un viaggio che l’ha portato ieri a Parigi, dove ha incontrato il presidente Emmanuel Macron, e lo porterà domani a Londra, poi a Washington e infine a Ottawa. L’obiettivo di questo tour è quello di illustrare ai partner gli obiettivi e i temi della presidenza di turno giapponese del G7, che culminerà col summit di Hiroshima il 19-21 maggio. Inoltre, la tappa italiana aveva un ulteriore elemento d’interesse: Roma, infatti, succederà a Tokyo nel 2024 come presidente di turno del raggruppamento.

Kishida ha detto che vorrebbe che il G7 mostrasse “una forte determinazione a opporsi alle modifiche unilaterali con la forza dello status quo e le minacce nucleari”. Il premier nipponico ha fatto riferimento, in particolare, all’invasione russa dell’Ucraina. Il primo ministro giapponese ha sottolineato come, in Europa come nell’Indo-Pacifico, “si stiano rafforzando le spinte per un cambiamento unilaterale con la forza dello status quo” e ha apprezzato l'”accresciuta attenzione dell’Italia” all’Indo-Pacifico. La formula del “libero e aperto Indo-Pacifico” è particolarmente cara a Kishida e Tokyo sembra apprezzare un maggiore coinvolgimento dei paesi politicamente vicini in questa regione del mondo, nella quale cresce l’assertività cinese e permane la minaccia nucleare nordcoreana, a cui ha fatto riferimento oggi anche Meloni. 

Il Giappone è alla ricerca di un nuovo ruolo nelle dinamiche di sicurezza in Asia orientale e sudorientale. La nuova strategia di sicurezza nazionale di Tokyo prevede un aumento graduale delle spese per la difesa che dovrebbero arrivare al 2 per cento del Pil entro il 2027.  In questo senso, un ruolo importante l’avrà anche l’accordo per la costruzione del nuovo jet di sesta generazione su cui è stato raggiunto un accordo il mese scorso tra Italia, Gran Bretagna e Giappone. Questo accordo è stato tra quelli centrali sul versante dei rapporti bilaterali nei colloqui odierni. Il progetto trilaterale rappresenta un forte impulso alla “forza industriale dei tre paesi e ha importanti potenzialità economiche”.

Inoltre rappresenta “la base della collaborazione per la sicurezza” tra Tokyo, Roma e Londra, ha affermato Kishida. Anche Meloni ha sottolineato come questo progetto avrà “importanti ricadute anche in ambito civile e della ricerca scientifica”. La collaborazione con Roma e Londra, in particolare, si concretizzerà nella fusione del progetto denominato “Tempest”, tra Leonardo e la britannica BAE System, con il progetto del jet F-X a cui lavorano le giapponesi Mitsubishi Heavy Industries. Il nome della piattaforma comune, su cui si lavorerà dal 2024 e che dovrebbe diventare operativo nel 2035, è Global Combat Air Programme (GCAP). I due capi di governo hanno inoltre evidenziato come le relazioni tra Tokyo e Roma siano state elevate a livello di partenariato strategico.

“Abbiamo concordato di elevare le nostre relazioni al rango di partnenariato strategico, un passo significativo” che prevede il “rafforzamento dei nostri contatti a ogni livello e l’apertura di nuove opportunità e prospettive per cittadini e aziende”. In particolare – ha segnalato Meloni – questo comporterà l’attivazione di meccanismi di consultazione secondo lo schema 2+2, cioè incontri bilaterali congiunti esteri-difesa. L’interscambio commerciale tra Italia e Giappone ammonta a qualcosa come 12 miliardi di euro. Sul fronte economico, Kishida e Meloni hanno affrontato la questione della sicurezza energetica, delle catene di approvvigionamento e delle fonti d’energia sostenibile a partire dall’idrogeno.

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