Mercato auto azzerato, ad aprile -98% senza precedenti. “Urge mossa governo”

La pandemia di coronavirus e il conseguente lockdown che ha prolungato ulteriormente lo stop ad ogni ripresa economica e produttiva, in Italia sta creando enormi difficoltà ad un settore in particolare, quello dell’auto. Le perdite sono già impressionanti, sia nel calo verticale delle immatricolazioni sia per la contrazione del mercato. E nel confronto con gli altri Paesi, in Italia la situazione è la più preoccupante per uno stop generale iniziato molto prima rispetto ad altre realtà. Da qui l’allarme lanciato dall’Unrae che parla di un mercato dell’auto in Italia azzerato per effetto del coronavirus, con un crollo delle immatricolazioni stimato tra -97% e -98% ad aprile, “un evento senza precedenti”. Secondo l’associazione delle case automobilistiche estere, “senza dover aspettare i dati ufficiali di fine mese che saranno diffusi dal ministero dei Trasporti, si può certamente affermare che la situazione del mercato auto in Italia è drammatica con 2.073 unità immatricolate fino a venerdì scorso”.

La stima per l’intero mese di aprile “è di una contrazione delle immatricolazioni intorno al 97-98%: 3mila o 4mila che siano, il confronto con le 175mila unità dello stesso mese dell’anno passato lascia sbigottiti”. “Di fronte a una situazione senza precedenti – sostiene il presidente Michele Crisci – c’è bisogno di un’azione senza precedenti da parte del governo, a supporto della filiera della distribuzione, che ha visto improvvisamente azzerarsi i propri ricavi da ormai due mesi”. “In questo contesto drammatico – aggiunge Crisci – con migliaia di aziende a rischio di sopravvivenza e i 160mila dipendenti e le loro famiglie che a cascata subirebbero pesantissime ripercussioni, è assolutamente necessaria l’urgente adozione da parte del governo di interventi che riattivino velocemente la domanda di auto alla ripresa delle attività”.

A confermare questo calo verticale nei giorni scorsi è stata anche la “Fiat Chrysler Automobiles” che dallo scorso 11 marzo, quando il Governo ha decretato il fermo ad ogni azienda che non producesse beni di primaria necessità, ha immatricolato oltre il 74% meno rispetto allo stesso periodo di un anno fa, con un calo pari al 34.5% per ciò che riguarda le vendite. Tutto riconducibile alla pandemia di coronavirus, pur avendo messo in atto svariate iniziative per diversificare la proposta e le modalità da offrire alla propria clientela. Ed è per questo che gli addetti del settore hanno già chiesto al Governo incentivi concreti per sostenere il mercato in difficoltà. A livello europeo la situazione del mercato dell’auto non è molto migliore, con i costruttori, grandi e piccoli, in diffusa emergenza. In Francia il calo al momento è stato del 72,2%, ma la conferma del lockdown prolungato fino almeno al prossimo 11 maggio ha già fatto scattare un nuovo allarme nel settore. In Spagna le immatricolazioni sono scese del 69,3% mentre in Germania si è perso il 37,7 per cento del mercato, un po’ meno della Gran Bretagna dove si registra un -44,4%.

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