Miccichè: “Vittoria di Crocetta? Colpa di Alfano e Castiglione”. E apre a Musumeci e Lombardo

24 novembre 2015

E’ un Gianfranco Micciché a tutto campo davanti ai giornalisti. Subito mette in chiaro una cosa: “Non mi candidero’ in ogni caso le mie figlie mi hanno proibito di diventare di nuovo deputato”. Poi comincia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa forte della sua fresca nomina a commissario del partito in Sicilia decisa da Silvio Berlusconi. E attacca: “Non mi sento responsabile della vittoria di Crocetta in Sicilia”. “Ero stato chiamato a fare il candidato – racconta – ma ho capito che non era il momento giusto e ho deciso io stesso di tirarmi indietro. Io e Raffaele Lombardo siamo andati da Nello Musumeci, gli abbiamo proposto una operazione politica che avrebbe fatto molto bene alla Sicilia e che ancora oggi ritengo validissima: mettere insieme Mpa, Grande sud, Alleanza siciliana di Musumeci per offrire un candidato alla presidenza della Regione al Pdl. Berlusconi fu entusiasta di questo progetto, ma Angelino Alfano e Giuseppe Castiglione si scagliarono contro, fecero l’inferno e ci buttarono fuori, me e Lombardo, lasciandoci soli. A quel punto non avevo scelta, sono stato costretto a candidarmi, non potevo fare altrimenti, ma la responsabilita’ va attribuita a coloro che allora erano i leader del partito, Alfano e Castiglione. Io ho dovuto solo spendere quattrini inutilmente per cercare di arrivare terzo”.

E’ un crescendo: “Il Nuovo centrodestra cambi nome o chiuda i battenti, altrimenti lo denunciamo per falso ideologico…”, dice ironicamente. “Tra i partiti che dialogano con FI – afferma – spero ci siano Mpa, il movimento di Musumeci, Fratelli d’Italia, e poi c’e’ questa incognita che e’ Salvini, ma non so bene cosa voglia fare in Sicilia. Sono movimenti che hanno potenzialmente una grande forza, vedremo”. Micciche’ apre in particolare a Nello Musumeci: “L’ho sentito Musumeci, e spero di vederlo oggi in Assemblea. Non ho mai avuto alcun problema con lui, ne’ credo lui con me. Si e’ convinto che abbia determinato io la sua sconfitta, ma e’ persona troppo intelligente e non puo’ dimenticare la storia. Ne riparleremo sicuramente”.

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