Il modulo Tgo di Exomars entrato nell’orbita definitiva

1 marzo 2018

Il modulo Tgo (Trace gas orbiter) della missione spaziale dell’Esa Exomars ha completato le operazioni di rallentamento per entrare nella sua orbita definitiva intorno a Marte da dove “assaggerà” la tenue atmosfera del pianeta alla ricerca di possibili tracce di metano e, quindi, di vita presente o passata. L’ExoMars Tgo è arrivato su Marte nell’ottobre del 2016 per studiare la potenziale origine biologica o geologica dei gas nell’atmosfera e fare anche da ponte radio tra Marte e la Terra per i rover che operano sulla superficie marziana: Curiosity e Opportunity. Il suo lander “Schiaparelli”, purtroppo, fallì l’operazione di “ammartaggio”, schiantandosi al suolo per un errore del sistema di frenata. Il Tgo, con una manovra di “aerobraking”, sfiorando gli strati più esterni dell’atmosfera marziana, da marzo 2017 ha progressivamente rallentato la propria velocità iniziale e abbassato la sua orbita iniziale molto ellittica fino ad arrivare a circa 200 km dalla superficie del pianeta, pronta a iniziare la propria esplorazione. Fondamentale il contributo italiano all’intera missione. La leadership del programma, infatti, è stata affidata a Thales Alenia Space del gruppo Leonardo-Finmeccanica che, con il supporto dell’Agenzia spaziale italiana e i russi di Roscosmos, coordina un consorzio internazionale di 140 aziende. Made in Italy sono anche la fotocamera Cassis del Tgo, i sensori di assetto e i pannelli fotovoltaici da 2mila Watt.

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