Cronaca

Morta dopo odissea tra ospedali, 5 indagati a Catania

La Procura di Catania ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni personali colpose nei confronti di cinque medici per il decesso di Concetta Terranova, di Pozzallo, nel Ragusano, morta il 20 ottobre scorso all’ospedale di Catania, a 52 anni, dopo tre mesi e mezzo di calvario che ha coinvolto altre due strutture ospedaliere, il nosocomio di Modica e quello di Busacca di Scicli. Una dolorosa odissea iniziata il 5 luglio quando la donna, in preda a forti fitte addominali con presenza di tracce di sangue nelle urine, chiama l’ambulanza del 118 e viene trasportata e ricoverata all’ospedale maggiore di Modica, dove la sottopongono a diversi accertamenti e la dimettono una settimana dopo. Ma i sintomi si ripresentano e la paziente viene di nuovo ricoverata a Modica e di qui trasferita, il 12 agosto, al nosocomio di Busacca di Scicli, nel reparto di Lungodegenza, da dove viene periodicamente trasportata al nosocomio di Modica per sottoporsi a delle visite specifiche. Il 28 settembre, quindi, viene trasferita nella Rsa, sempre di Busacca di Scicli, ma il 5 ottobre, di fronte all’aumento delle tracce ematiche nelle feci e al sopraggiungere di uno stato febbrile, la 52enne torna ancora all’ospedale di Modica, dove viene sottoposta a diverse trasfusioni. Da allora, tuttavia, le sue condizioni di salute si aggravano giorno dopo giorno e i suoi familiari, non vedendo alcun miglioramento e, anzi, constatando uno stato di costante apatia e assenza di lucidita’ della paziente, il 16 ottobre decidono di trasferirla da Modica all’ospedale Garibaldi di Catania, ma la situazione e’ ormai disperata.

Qui i medici le riscontrano valori anomali nel sangue e un forte stato di disidratazione: la signora Terranova non si riprendera’ piu’ e morira’ quattro giorni dopo, senza che nessun operatore sanitario comunichi la causa del decesso alla famiglia. I congiunti della vittima, attraverso il consulente personale Salvatore Agosta, per fare piena luce sui fatti si sono quindi rivolti a Studio 3A, societa’ specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilita’ ed e’ stato presentato un esposto presso la stazione dei carabinieri di Pozzallo indirizzato alla Procura di Catania. Nel documento si chiedeva all’autorita’ giudiziaria di avviare gli opportuni accertamenti per chiarire le cause del decesso e per verificare eventuali profili di responsabilita’ penale in capo ai sanitari che hanno preso in cura la donna o alle strutture ospedaliere di pertinenza, disponendo – nel caso – il sequestro delle cartelle cliniche integrali e l’esame autoptico. Le istanze sono state accolte dalla Procura catanese. Il Pubblico ministero investito del caso, Agata Santocito, ha aperto un fascicolo per omicidio e lesioni personali colposi, iscrivendo come atto dovuto nel registro degli indagati cinque medici: due dottoresse, una 34enne di Ragusa e una 50enne di Catania, in servizio all’ospedale Busacca di Scicli, e tre medici di 38, 49 e 52 anni residenti a Modica e in servizio nel locale ospedale. Il sostituto Procuratore, inoltre, ha disposto l’autopsia sulla salma della vittima incaricando il medico legale Giuseppe Ragazzi che ha gia’ effettuato l’esame.

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