Morto cardinale Tettamanzi, martedì funerali in Duomo

5 agosto 2017

E’ morto questa mattina, all’età di 83 anni, il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano. Malato da tempo, era assistito presso Villa Sacro Cuore di Triuggio. I funerali del cardinale si svolgeranno martedì mattina alle 11 in Duomo a Milano. Saranno presieduti dall’amministratore apostolico cardinale Angelo Scola e concelebrati, tra gli altri, dall’arcivescovo eletto di Milano, monsignor Mario Delpini. Il cardinale, al termine della celebrazione, verrà sepolto in Duomo, sul lato destro della cattedrale, ai piedi dell’altare Virgo Potens dove è presente anche l’urna del beato cardinale Schuster. Il cardinale Dionigi Tettamanzi è morto serenamente a causa di una malattia che si è sviluppata negli ultimi sette mesi. Il decesso è avvenuto nella casa di spiritualità Villa Sacro Cuore di Triuggio, come detto, dove si era ritirato nel settembre 2011 al termine del suo ministero di arcivescovo di Milano. La camera ardente è stata aperta nella cappella di Villa Sacro Cuore a Triuggio da oggi fino a lunedì mattina. Lunedì 6 agosto poi la salma verrà trasferita in Duomo a Milano dove dalle 16 e fino alle ore 22 sarà possibile sostare per la preghiera davanti alla bara chiusa. Sempre lunedì 7 agosto alle 17.30 in Duomo verrà celebrata la Messa di suffragio da monsignor Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo. Alle 18.30 il cardinale Angelo Scola presiederà in Duomo la recita del Rosario. Nato a Renate, in provincia di Milano, il 14 marzo 1934, il cardinale Dionigi Tettamanzi ha collaborato sterttamente con Giovanni Paolo II alla stesura del documento “Nuovo millennio ineunte”, a conclusione del Grande Giubileo del 2000, un testo che puo’ essere considerato programmatico della fase conclusiva del Pontificato Wojtylano.

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Consultato anche da Papa Francesco in occasione della riforma della Curia, quando gli aveva affidato una sorta di esplorazione finalizzata alla fusione in un unico organismo dei precedenti dicasteri per i laici, la famiglia e la vita. Ma il suo ruolo di collaboratore diretto dei Papi non e’ mai stato sbandierato dall’arcivescovo per un senso di umilta’: un grande pastore che non amava affatto darsi arie. Cosi’ prima del Conclave del 2005, nel quale era considerato papabile, scherzava con le persone amiche escludendo che potesse essere effettivamente eletto. E ricordava tra l’altro la sua bassa statura come una caratteristica anche spirituale, sentirsi piccoli, infatti, e’ anche un insdegnamento evangelico. Rettore del Seminario lombardo di Roma e docente di morale alla Gregoriana, poi arcivescovo di Ancona, quindi segretario della Cei e infine cardinale e arcivescovo prima di Genova e poi di Milano per nove anni, dall’11 luglio 2002 al 28 giugno 2011, ma Tettamanzi non ha mai rinunciato alla sua attivita’ di teologo, svolgendo un ruolo di intellettuale di spicco in ambito teologico, attivo nel dibattito pubblico. Molto stimato in Vaticano, dove ha ricoperto numerosi ruoli di consulenza e collaborazione, ha partecipato nel corso della sua lunga carriera ecclesiastica ad incontri, convegni, corsi di aggiornamento teologico-pastorali per sacerdoti e laici in Italia e all’estero e collaborato con L’Osservatore Romano e Avvenire.

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Il cardinale Tettamanzi ha dedicato una parte importante della sua esistenza all’insegnamento e all’attivita’ accademica di materie teologiche, approfondendo soprattutto le questioni di morale fondamentale e di morale speciale, con una preferenza per temi come il matrimonio, la famiglia, la sessualita’ e la bioetica. Il suo insegnamento – si legge sul sito Internet del Vaticano – e’ stato caratterizzato “da limpidita’ di pensiero, semplicita’ incisiva dell’esposizione, fedelta’ gioiosa e convinta al Magistero della Chiesa e spiccato spirito pastorale”. E’ stato ordinato sacerdote nel 1957 da Giovanni Battista Montini, allora arcivescovo di Milano e futuro papa Paolo VI, prima del dottorato in Sacra Teologia presso la Pontificia universita’ gregoriana. Per dieci anni, dal 1979 al 1989, e’ stato consulente ecclesiastico della Confederazione italiana dei Consultori familiari di ispirazione cristiana; per l’Oari, il Movimento per una pastorale di comunione e speranza per l’uomo che soffre, e’ stato prima responsabile culturale, poi presidente; e’ stato anche assistente ecclesiastico dell’Associazione Medici cattolici italiani. Nella sua azione pastorale ha riservato ANCHE grande attenzione ai disoccupati, ai malati, ai bambini e ai poveri, per i quali ha sempre trovato parole e occasioni per infondere fiducia e speranza. Il suo messaggio e il suo insegnamento restano oggi di grande e particolare attualità. Fu proprio Tettamanzi a istituire il fondo “famiglia-lavoro” per dare un aiuto a chi era stato colpito dalla crisi economica, mettendo subito a disposizione un milione di euro e dimostrando con la sua concretezza brianzola anche una grande sensibilità politica e sociale.

SCOLA  “La dipartita del cardinale Dionigi Tettamanzi rappresenta una grande perdita per la Chiesa milanese e per tutta la Chiesa universale, non solo per i diversi ministeri che egli ha assunto e per il suo servizio come esperto a Papi e alla Santa Sede, ma anche per la sua personalità umile, sorridente, appassionata ai rapporti. Era sempre teso ad incarnare la visione cristiana della vita nella realtà attuale. La sua biografia, ormai ampiamente conosciuta, è testimonianza di tutto questo”. Con queste parole il cardinale Angelo Scola ha ricordato il suo predecessore a Milano come arcivescovo, Dionigi Tettamanzi, scomparso nella mattinata di sabato all’età di 83 anni. Scola ha ricordato i sei anni del ministero come Arcivescovo di Milano durante i quali “il Cardinale Dionigi mi ha accompagnato con intensa amicizia e discrezione”. “La sua eredità darà ancora molto alla nostra Chiesa ambrosiana, a tutti i cattolici, ma anche ai molti laici con cui il cardinale Tettamanzi ha saputo entrare in dialogo – ha concluso – a partire da problemi sociali acuti come quelli della famiglia, della vita, del lavoro e dell’emarginazione”.

DELPINI “Voglio esprimere la mia gratitudine per la testimonianza che il cardinale Dionigi Tettamanzi ha reso con la sua vita donata senza risparmio”. Con queste parole l’arcivescovo eletto di Milano, monsignor Mario Delpini, ha ricordato il cardinale Dionigi Tettamanzi, morto nella mattina di sabato a Triuggio. “Per la sua disponibilità infaticabile al lavoro, la sua capacità di empatia con la gente, la sua armonia nella personalità e per il suo magistero – ha aggiunto Delpini – egli ha costituito un punto di riferimento per tutti noi”. “Io particolarmente gli sono grato per il suo ministero di insegnante e maestro di vita di fede – ha sottolineato – e per la fiducia che mi ha accordato, tra l’altro, proponendomi per l’Episcopato. Lo ricordo così, nella preghiera riconoscente al Signore”.

MARONI  “Esprimo dolore e cordoglio per la scomparsa di Dionigi Tettamanzi, l’arcivescovo degli ‘ultimi’.
Riposa in pace”. Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha voluto ricordare l’arcivescovo emerito di Milano, Dionigi Tettamanzi.

LAFORGIA “Il cardinale Tettamanzi è stato un esempio di spirito missionario senza confini. Lascia in eredità l`esperienza di proficue cooperazioni tra persone impegnate in una grande opera di educazione al dialogo, nel segno delle fratellanza e dell`accoglienza”. Così il capogruppo di Articolo 1 – Mdp a Montecitorio Francesco Laforgia ricorda l’arcivescovo emerito di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, mancato in queste ore.

FURLAN “Cordoglio della Cisl per la scomparsa del cardinale Dionigi Tettamanzi. E’ stato un punto di riferimento spirituale e morale sempre vicino alle ragioni dei più deboli, dei lavoratori in difficoltà, delle famiglie più bisognose”. E’ quanto scrive la leader della Cisl, Annamaria Furlan, su Facebook esprimendo il proprio cordoglio e della Cisl per la morte del cardinale Dionigi Tettamanzi.

SANGALLI “La scomparsa del cardinale Dionigi Tettamanzi addolora e lascia un grande vuoto, ma resta la sua eredità spirituale, il suo esempio e la sua umanità concreta. Durante gli anni più difficili della grande crisi ha realizzato il fondo famiglia e lavoro proprio per sostenere chi più di altri soffriva per le difficoltà economiche. Anche per questo il nostro grazie di cuore e la nostra preghiera a nome di tutto il mondo delle imprese”. Lo dice Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio e Confcommercio Milano.

BOLDRINI  Laura Boldrini ricorda il cardinale Tettamanzi, scomparso oggi. In un tweet la presidente della Camera scrive: “La sua umanità ci mancherà e la sua lezione sarà utile per chi vuole lavorare a una società più giusta. Addio al cardinale Tettamanzi”.

SPINELLI “Opera federativa trasporto ammalati a Lourdes Milano ricorda con affetto e riconoscenza il cardinale Dionigi Tettamanzi che ha guidato la nostra Diocesi in anni importanti”. Così in una nota Carlo Spinelli, presidente Oftal Milano, ricorda l’arcivescovo emerito di Milano, Dionigi Tettamanzi. “Siamo commossi nel ricordare le sue presenze a Lourdes nel corso di due nostri pellegrinaggi – aggiunge – La sua vicinanza ai malati, salutati uno per uno ai quattro piani dell’Accueil che li accoglieva, il suo sorriso, una parola buona per tutti. L’amore per la battuta, la forza che sapeva infondere ai malati, ai giovani, ai volontari, ai medici, agli infermieri e ai sacerdoti. La sua presenza è stata un grande dono per tutti noi”.

GUERINI “Un ricordo del card. Tettamanzi, del suo impegno pastorale per Milano e per l’Italia e della sua attenzione particolare agli ultimi”. Così Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria nazionale del Pd, ricorda su Twitter il Cardinale Dionigi Tettamanzi.

PISAPIA “Il cardinale Dionigi Tettamanzi lascia una grande vuoto non solo in chi lo ha conosciuto ma in tutta la nostra comunità. Una guida spirituale con il quale mi sono costantemente confrontato, sempre attento agli ultimi, ai più deboli e a chi aveva bisogno, senza alcuna distinzione. Un uomo che non ha mai rinunciato ai suoi principi e alla difesa dei suoi valori, e che per questo è entrato per sempre nel cuore di tutti i milanesi”. Così Giuliano Pisapia esprime il suo cordoglio per la scomparsa del cardinale Tettamanzi. “Conoscerlo e frequentarlo è stato per me un privilegio, così come è stato un grande onore conferirgli la Grande Medaglia d`oro del Comune di Milano nel primo anno del mio mandato da Sindaco. Il suo insegnamento rimarrà indelebile per tutta la nostra comunità”, conclude Pisapia.

CATTANEO “Uomo e pastore di grande umiltà e semplicità, sempre disponibile con tutti, sempre a fianco degli ultimi e degli emarginati, Tettamanzi ha guidato la Diocesi di Milano ponendo forte l’attenzione sul senso più autentico e profondo della carità cristiana”. Con queste parole che il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, ha ricordato Dionigi Tettamanzi. , arcivescovo di Milano dal 2002 al 2011, scomparso a 83 anni alla Villa Sacro Cuore di Triuggio dove si era ritirato alla fine del suo mandato.

CGIL La segreteria della Cgil esprime il cordoglio della confederazione per la scomparsa del cardinale Dionigi Tettamanzi. “Ci lascia – scrive la Cgil in una nota – una guida e un punto di riferimento morale e civile di laici e credenti. Vicino agli ultimi e a tanti lavoratori in difficoltà, di lui ricordiamo l`attenzione e l`impegno profuso a fianco dei sindacati nella soluzione di molte situazioni difficili e di complicate vertenze”.

 

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