Economia

Morto l’economista francese Jean-Paul Fitoussi

E’ morto all’età di 79 anni l’economista francese Jean-Paul Fitoussi. Nato in Tunisia nel 1942, macroeconomia, inflazione, disoccupazione, politiche economiche, monetarie e di bilancio sono i settori su cui si è concentrata l’attività accademica di Jean-Paul Fitoussi, l’economista francese nato nel 1942 a La Goulette, in Tunisia, con una lunga carriera sia in Francia che in Italia. Era professore emerito all’Institut d`Etudes Politiques de Paris, presso Sciences Po, alla Luiss Guido Carli di Roma ed è stato direttore dell`Observatoire français des conjonctures économiques.

Editorialista su Le Monde, La Repubblica, Project Syndicate e diverse riviste accademiche aveva iniziato la sua carriera nel 1968 come assistente alla Faculté des Sciences Economiques di Strasburgo. Assieme a Joseph Stiglitz e Amartya Sen, era stato insignito della Gold Medal of the Society for Progress per il lavoro su sostenibilità e benessere, aveva ricevuto anche il premio Pico della Mirandola, la Legion d`Honneur e onorificineze varie in Italia e nel mondo. Aveva insegnato Anche a Firenze e Los Angeles, lavorato all’allora Comunità europea, all’Ena francese ed era stato amministratore indipendente a Banca Sella Holding e componente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo. Si è caratterizzato per l’approccio critico alle rigidità delle politiche di bilancio e monetaria, rilevandone le ricadute negative su crescita, sviluppo e occupazione. Negli ultimi anni il suo lavoro si era concentrato sui rapporti tra democrazia e sviluppo economico.

Il cordoglio

“Jean-Paul Fitoussi è stato un grande economista e per me anche un caro amico, con il quale ho condiviso tante iniziative, a livello internazionale e nazionale. Dal 2004, dopo il primo Forum mondiale sugli indicatori di progresso dell’Ocse, che organizzai a Palermo, iniziammo a confrontarci sul tema della misurazione del benessere, che fu poi oggetto del comune lavoro nella Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi del 2008-2009, poi seguita dalla seconda Commissione OCSE su questi temi. Fitoussi ha sostenuto per anni tesi che sono divenute parte del mainstream economico, in Europa e in tanti altri Paesi. I nostri ultimi confronti sono stati ancora incentrati sui temi della lotta alle disuguaglianze e della insostenibilità dell`attuale modello di sviluppo. La sua morte lascia un vuoto enorme, ma sono certo che tanti economisti, giovani e meno giovani, che hanno condiviso le sue idee continueranno a renderle vive nel dibattito economico, in Italia e a livello internazionale”. Lo scrive in una nota il ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.

“La fede nell’Europa federale e solidale – afferma il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta  – la critica alle politiche di bilancio basate su parametri rigidi, il sostegno alle misure espansive come motore per la crescita e strumento anti-disuguaglianze, l’analisi mai banale della crisi delle democrazie liberali. Con Jean-Paul Fitoussi se ne va oggi non solo un economista vivace e coraggioso, docente emerito all’Istituto di studi politici di Parigi e professore alla Luiss, ma un amico di tante battaglie e dell’Italia. È un giorno triste. Addio Jean-Paul, compagno di strada. Ci mancherai moltissimo”.

“La sua improvvisa scomparsa ci priva di un brillante economista e di un uomo coraggioso”. Così il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni commenta via Twitter la dipartita di Jean Paul Fitoussi.

“La scomparsa di Jean-Paul Fitoussi mi addolora molto e mi coglie del tutto impreparato: avevamo solo qualche giorno fa stabilito insieme un’occasione di confronto in programma per la fine del mese”. E’ quanto ha dichiarato in una nota Romano Prodi. “Perdiamo – ha aggiunto l’ex presidente della Commissione europea – un economista brillante, intelligente e appassionato ai temi dell’equità e del contrasto, attraverso la politica economica, all’esclusione e alla povertà. Ci mancheranno molto la sua cultura economica, la chiarezza delle sue idee, il suo equilibrio, la sua amicizia. Il mio pensiero va alla moglie e alla sua famiglia”, ha concluso.

“Con Jean Paul Fitoussi scompare uno degli economisti contemporanei più attenti al sociale e all’economia del benessere. I suoi contribuiti e i confronti sempre proficui su come calibrare le politiche pubbliche oltre il Pil restano nella nostra memoria”. Lo scrive in una nota Francesco Boccia, deputato del Pd. “Mettere in evidenza e misurare il livello di benessere – prosegue Boccia – è stato un punto fermo per la riforma del Bilancio dello Stato del 2016. Quella riforma, approvata dal Parlamento quasi all’unanimità, ha introdotto nel nostro ordinamento un primo passo verso il Bes (indicatori di benessere equo e sostenibile) come allegato al Def e c’è un po’ di Fitoussi in quell’obiettivo raggiunto”. “Oggi, sei anni dopo – conclude Boccia, che è stato primo firmatario della Riforma del Bilancio del 2016 -, è arrivato il momento di fare un passo avanti e rendere il Bes vincolante per le politiche pubbliche, anziché utilizzarne gli indicatori solo per valutazioni ex post”.

“Ho appreso con grande tristezza della scomparsa di Jean-Paul Fitoussi, economista, divulgatore e grande amico dell’Italia. Le sue analisi macroeconomiche – brillanti, anticonformiste, mai banali – hanno accompagnato mezzo secolo di storia europea e contribuito a migliorare le politiche pubbliche dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri”. Lo dichiara in una nota il presidente del Consiglio Mario Draghi. “Ai suoi cari – conclude Draghi – le condoglianze del Governo e mie personali”.

“Sono profondamente addolorato. È morto Jean-Paul Fitoussi, un economista di grande valore e impegno morale”. Lo scrive il presidente di M5S Giuseppe Conte, su Facebook. “Mercoledì – ricorda – siamo stati insieme per due ore a discutere nella sede del Movimento dell`attuale situazione economica, degli scenari geopolitici internazionali, delle molteplici diseguaglianze che si stanno moltiplicando e che rischiano di rompere la coesione delle nostre società. Uno studioso acutissimo, un conversatore affabile, un divulgatore impegnato da una vita intera in direzione della inclusione e della giustizia sociale. Avrebbe inaugurato lui – continua Conte – il ciclo di lezioni magistrali che segnerà l`inizio delle attività della Scuola di Formazione del Movimento 5 Stelle”. Per l’ex premier “il pensiero economico perde un punto di riferimento. Noi perdiamo un amico che aveva una grande sensibilità per l`impegno politico e sociale a favore di chi non ha voce, di chi non conta, di chi non ha nulla”.

Jean Paul Fitoussi è stato “un economista attento, un europeista convinto, un docente eclettico”. Lo dichiara Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva. Fitoussi, aggiunge, “è stato soprattutto un uomo capace di leggere l’oggi con uno sguardo rivolto al futuro”. Continua la capogruppo Iv: “Ha acceso una luce sulla necessità di un’Europa solidale, che fosse in grado di superare le disuguaglianze. Ogni incontro con lui ha lasciato un segno e ha aperto una riflessione. Non dimenticheremo la sua eredità culturale”.

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