Politica

Moscovici: elezioni incerte, ma Italia cade sempre in piedi

Ci sono rischi politici per l’Europa e la prospettiva di un esito incerto alle elezioni italiane del 4 marzo prossimo, ma l’Italia è “come un gatto che ricade sempre in piedi”; il Paese “gira e continuerà a girare”, e ricorda per questo la famosa frase, “eppur si muove”, che Galileo avrebbe pronunciato dopo aver dovuto sconfessare davanti all’Inquisizione la teoria sulla Terra che gira intorno al sole. Lo ha ha affermato a Parigi il commissario Ue agli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici, durante la sua conferenza stampa per gli auguri per il nuovo anno ai giornalisti. Secondo un resoconto delle sue dichiarazioni, fornito dalla Commissione nel pomeriggio a Bruxelles, Moscovici ha parlato di diversi rischi che “potrebbero portare a delle elezioni europee più difficili del previsto”, nel maggio 2019, e fra questi in primo piano il rischio di avere un esito incerto alle imminenti elezioni politiche in Italia. “Il primo rischio è politico: l’Europa – ha affermato il commissario – ha per sua natura orrore del vuoto, che è ancora più paralizzante della mancanza di consenso. Non ci nascondiamo che governare diversi grandi paesi dell’Ue è oggi complicato. L’Italia – ha ricordato – si prepara a delle elezioni incerte: su quale maggioranza, su quale programma europeo sfoceranno, mentre la situazione economica del Paese non è certamente la migliore nella zona euro? Felice chi può dirlo oggi”.

Riguardo ai rischi economici legati alle elezioni italiane, Moscovici ha osservato: “L’Italia, che amo, è come un gatto che ricade sempre in piedi. Ha un tessuto di piccole imprese esportatrici e la sua situazione economica sta vivendo una ripresa, ma il problema è il debito pubblico”. “A proposito dell’Italia – ha continuato il commissario – io cito spesso la frase di Galileo, ‘eppur si muove’. Si può avere fiducia sulla ripresa economica, delle riforme sono state fatte. Ma l’incertezza principale resta quella politica. E’ difficile oggi immaginare quale coalizione uscirà dalle elezioni e quali obiettivi europei avrà. All’approssimarsi delle elezioni, tutti i partiti guardano all’euro in modo diverso. Ci sono delle domande politiche, ma – ha sottolineato – l’Italia gira e continuerà a girare, su questo sono fiducioso”. A una domanda sulle proposte del M5s di rimettere in questione la regola Ue del 3% come limite massimo del deficit pubblico rispetto al Pil, Moscovici ha replicato: “Sul piano economico, la riflessione non è pertinente. Il senso del deficit/Pil al 3% è quello di evitare che il debito vada fuori controllo, e il debito pubblico italiano non può slittare ancora (il commissario ha usato il verbo francese ‘déraper’, che vuol dire ‘sbandare’, ‘sfuggire di mano”, ndr). Più si è indebitati, più si è nell’angolo”, ha osservato. Quanto alle dichiarazioni del candidato del centro destra Attilio Fontana alla guida della regione Lombardia sulla “razza bianca” che sarebbe minacciata dagli immigrati, il commissario europeo ha detto che le affermazioni razziste “bisogna combatterle e non vietarle”, e combatterle, ha concluso, “sul terreno ideologico e politico”. askanews

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