Muos Niscemi, la Procura mette i sigilli. Marina Usa: “Prendiamo atto della decisione”

Muos Niscemi, la Procura mette i sigilli. Marina Usa: “Prendiamo atto della decisione”
1 aprile 2015

muosLa Procura di Caltagirone ha disposto il sequestro del Muos, il sistema di comunicazione satellitare della Marina militare americana in costruzione presso la base di contrada Ulmo, a Niscemi, nel nisseno. Il provvedimento arriva dopo la decisione del Tar di Palermo che ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi, contro la realizzazione dell’impianto, ed è stato già notificato al comandante del contingente militare statunitense presente nella base di Sigonella. L’esecuzione è del nucleo di polizia giudiziaria della Polizia municipale della Procura di Caltagirone. “Prendiamo atto della decisione della Procura di Caltagirone di ordinare il sequestro dell’impianto satellitare Muos a seguito della decisione del Tar di Palermo”. Lo afferma l’ufficio stampa stazione aeronavale della Marina Usa di Sigonella, ribadendo che “ogni nostra azione avviene nel pieno rispetto della normativa italiana, ci auguriamo una rapida risoluzione del contenzioso al fine di garantire un efficace sistema di comunicazione finalizzato alla difesa”. “L’occasione ci è utile – aggiunge l’ufficio stampa – per sottolineare la nostra piena disponibilità alle autorità e al territorio per qualunque chiarimento e per ricordare che ripetuti studi effettuati dalle autorità sanitarie italiane competenti hanno dimostrato l’assenza di rischi ambientali e alla salute collegati a questa installazione”.

“Siamo entusiasti, la legge è dalla nostra parte. I politici che fino ad oggi sono scesi a compromessi devono farsene una ragione. Il Muos è pericoloso ed abusivo”. Lo afferma Concetta Gualato, presidente comitato Mamme no Muos. Soddisfazione per i sigilli al Muos anche in casa Cinquestelle. “Esprimiamo soddisfazione per il provvedimento di sequestro, un atto più che doveroso, dopo il recente pronunciamento del Tar – afferma il deputato Ars, Giampiero Trizzino M5S -. Crocetta in questo momento ha poche revoche da architettare e si inchini alle legge. Ad ogni modo, siamo consapevoli che questo non è l’ultimo passaggio, per questo motivo alla fine del mese illustreremo ai deputati del Parlamento europeo le ragioni della nostra ferma opposizione all’impianto di Niscemi”. In campo anche i Verdi. “Una buona notizia dalla Sicilia, la Procura di Caltagirone ha sequestrato gli impianti satellitari americani del Muos che si stanno realizzando nella riserva naturale di Niscemi – dichiara il leader dei Verdi Angelo Bonelli -. “Ancora una volta l’autorità giudiziaria fa quello che avrebbero dovuto fare le istituzioni a partire in questo caso dal ministero dell’Ambiente e la Regione Siciliana che non hanno dato applicazione all’ordinanza del Tar che annullava l’autorizzazione ai lavori del Muos”. Anche Leoluca Orlando, presidente AnciSicilia, dice la sua: “Il provvedimento emesso dalla Procura di Caltagirone, che ha ordinato il sequestro del sistema di comunicazione satellitare MUOS di Niscemi conferma le perplessita’ che, come AnciSicilia, abbiamo piu’ volte espresso, nei mesi scorsi, intervenendo a sostegno della campagna avviata dal Comitato No Muos e dai Sindaci dei territori coinvolti, a tutela dell’ambiente e della salute dei nostri cittadini”. “Legambiente esprime soddisfazione per un provvedimento richiesto da piu’ parti, soprattutto dopo la sentenza del Tar, con cui e’ stato accolto il nostro ricorso, presentato insieme ad altri soggetti”, afferma invece, Mimmo Fontana, presidente regionale della associazione ambientalista.

 Articolo aggiornato alle 21:21

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