Editoriale

Sicilia: Musumeci e Cancelleri in piena cosa, centrosinistra verso il suicidio

Mancano poche pennellate per finire ‘l’affresco’ Sicilia, e già si lavora sulla tela delle Politiche. La partita delle Regionali in Sicilia si giocherà tra il Centrodestra e i Cinquestelle. Difficile prevedere diversamente, dato la guerra in corso nel centrosinistra. Ufficializzata la candidatura a governatore di Fabrizio Micari sostenuta da Pd, Ap e l’altra Udc, quella di Giampiero D’Alia, in queste ore è in corso un tiro al ‘bersaglio’ sullo stesso Rettore dell’Università di Palermo, affinché lasci la guida dell’Ateneo. Intanto, il centrosinistra continua a frantumarsi. Pronto anche lo strappo di Rosario Crocetta che dopo aver parlato con Matteo Renzi, potrebbe annunciare la sua ricandidatura con il Megafono. E’ guerra anche in Ap, il partito di Angelino Alfano, che s’è anche diviso sulla Micari. A molti alfaniani non va giù “la svendita della dirigenza regionale per salvaguardare le poltrone di Alfano, Castiglione e pochi altri”, e si dicono pronti a passare all’Udc di Cesa. Nel centrosinistra c’è anche un altro pezzo di coalizione, Mdp e Si, che sosterrà un’ulteriore candidatura, quella di Claudio Fava. E non è tutto, perché un’altra parte di coalizione scommette tutto su una terza candidatura, quella di Ottavio Navarra, alla quale, il coordinamento provinciale di Palermo della Sinistra Alternativa conferma “pieno sostegno”. Un campo di guerra. Nel centrodestra, invece, il cerchio è quasi chiuso. Nello Musumeci correrà per la poltrona di governatore con una coalizione che va sempre più ingrassando: dalla Lega a Forza Italia, da Fratelli d’Italia all’Udc di Cesa, passando da Stefano Parisi. Oltre a una serie di movimenti regionali tra cui quello guidato dal professore Gaetano Armao che dovrebbe andare in ticket con Musumeci. A questo punto, si scatena la fantasia dei politologi su quale sarà lo scenario per le Politiche di primavera. Il centrodestra – tranne catastrofi soprannaturali – è diventato una solida coalizione e vista l’aria che tira in Ap, e non solo, non può far altro che ingrassare. Di certo, un primo passo per richiamare quegli elettori che da anni non hanno più messo piede in un seggio elettorale. Situazione, questa del centrodestra, che come in Sicilia, anche in ambito nazionale sarà il vero competitor del M5s che, però, amante della solitudine, non può che presentarsi più debole rispetto al centrodestra. Sul centrosinistra, oggi, penso che nessun è in grado di spendere qualche considerazione, se non prima non smettono di sparare i cannoni.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Condividi
Pubblicato da