Nadal resta n.1 ma esce, Federer sempre re

Nadal resta n.1 ma esce, Federer sempre re
Roger Federer
16 novembre 2019

Un’altra entusiasmante rimonta per festeggiare nel migliore del modi la fine dell’anno sul tetto del mondo: infinito Rafa Nadal, in poco meno di tre ore batte anche Stefanos Tsitsipas. Il suo successo non serve ad andare avanti nel torneo londinese, perche’ in serata Zverev, campione in carica, batte Medvedev 6-4 7-6 e sfrutta il successo diretto sul maiorchino per farlo fuori. Le semifinali sono Tsitsipas-Federer e Thiem-Zverev, con in prospettiva un’affascinante finale tra re Roger e il tedesco. La vittoria di Nadal nel pomeriggio, in ogni caso, legittima – se mai ce ne fosse stato bisogno – il suo prossimo Natale da n.1 del ranking mondiale. E’ la quinta volta che il campione di Manacor chiude la stagione davanti a tutti (2008, 2010, 2013, 2017), un record condiviso con Novak Djokovic, Roger Federer e Jimmy Connors. Epilogo scontato dell’ennesima annata eccezionale dello spagnolo, capace a 33 anni compiuti di vincere 53 match (7 le sconfitte) negli ultimi 11 mesi.

Quattro i tornei vinti, compresi due Slam, il 12esimo sigillo al Roland Garros, e il quarto trionfo agli US Open. La sconfitta di giovedi’ di Djokovic contro Federer gli aveva gia’ assicurato la difesa del primo posto mondiale, che pero’ oggi pomeriggio Nadal ha saputo onorare con un’altra epica battaglia dopo quella vinta, mercoledi’, contro il russo Daniil Medvedev. Gia’ sicuro della qualificazione il greco Tsitsipas si aggiudica la prima frazione al tie-break, ma nei due set successivi, giocati da Nadal in maniera impeccabile (senza concedere una sola palle-break), il maiorchino trova due break chirurgici che gli regalano il secondo successo nel gruppo Andre Agassi, la 18/a vittoria in nove partecipazioni alle Finals. Ma a fine match, ancor piu’ che per il proseguo del torneo, la gioia dello spagnolo e’ per il primato mondiale. “Non avrei mai pensato, con tutto quello che mi e’ capitato nel corso della mia carriera, di ritrovarmi qui, a 33 anni e mezzo, con questa coppa in mano – le parole di Nadal, visibilmente commosso -. Anche quest’anno ho affrontato momenti difficili, prima e dopo Montecarlo. E’ solo grazie al mio team e alla mia famiglia se tutto questo e’ stato possibile”.

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Lo spagnolo non lo cita, ma il suo trono e’ stato difeso, indirettamente, da Roger Federer. Se Nadal e’ infatti un esempio di splendida longevita’ sportiva, il fuoriclasse svizzero e’ ormai fuori da ogni possibile categorizzazione. Battendo Djokovic ha guadagnato la semifinale – la nona consecutiva nel torneo se si esclude l’ esclusione del 2016 per un infortunio – ma soprattutto esprimendo ancora una volta un tennis stellare, con 23 colpi vincenti e solo cinque errori. Piu’ di un semplice avvertimento per il suo avversario di domani nella corsa alla finale.

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