(foto x.com/Inter)
Il Napoli conquista la vetta solitaria della Serie A travolgendo 3-1 l’Inter al Maradona. Una prestazione da grande squadra per gli azzurri di Conte, che cancellano il passo falso di Eindhoven e si confermano macchina da guerra: cinici, concentrati, capaci di soffrire nei momenti difficili e letali quando accelerano. I nerazzurri di Chivu lottano con carattere per mezz’ora, ma una serata avara sotto porta e qualche leggerezza difensiva costano carissimo.
Il match si accende dopo la mezz’ora quando Mkhitaryan stende De Bruyne in area: rigore netto. Dal dischetto si presenta proprio il belga, che spiazza Sommer ma si procura un infortunio muscolare nel calciare. Gol ed esultanza strozzata: Kevin deve abbandonare il campo, lasciando il Maradona col fiato sospeso. Prima dell’intervallo succede di tutto: Bastoni colpisce la traversa, Dumfries stampa il pallone sul palo, Lautaro e Calhanoglu sfiorano il pareggio in almeno tre occasioni, mentre dall’altra parte Gilmour spreca clamorosamente il raddoppio. Si chiude 1-0, ma la sensazione è che la partita sia ancora tutta da scrivere.
Il secondo tempo esplode al 54′: Scott McTominay disegna un gol da favola. Progressione palla al piede dalla metà campo, controllo orientato e destro al volo dal limite dell’area che si insacca all’incrocio. Sommer può solo guardare, il Maradona esplode. Ma l’Inter non ci sta. Mariani viene richiamato dal VAR per un tocco di mano di Buongiorno in area: il direttore di gara assegna il rigore e Calhanoglu lo trasforma con freddezza al 59′. Il risultato torna in bilico, 2-1, e i nerazzurri ci credono.
L’illusione dura sette minuti. Al 66′ Anguissa spezza l’equilibrio con una cavalcata devastante: parte da centrocampo, avanza palla al piede e lascia partire un sinistro chirurgico che si infila all’angolino. Il 3-1 riaccende il Maradona e spegne le speranze interiste. Chivu si gioca il tutto per tutto con una serie di cambi offensivi: dentro Sucic, Frattesi, Luis Henrique ed Esposito nel finale. L’Inter assedia l’area azzurra, ma il Napoli tiene con ordine e disciplina, respingendo ogni assalto. La fortuna voltò le spalle ai nerazzurri, già sfortunati con legni e occasioni sprecate.
Per il Napoli è una vittoria pesantissima, forse la più importante della stagione. Leadership conquistata sul campo e consolidata in classifica, con un gruppo che interpreta alla perfezione il credo contiano. L’unica nota stonata riguarda le condizioni di De Bruyne, uscito per un problema muscolare proprio dopo aver siglato il vantaggio: gli esami nelle prossime ore scioglieranno i dubbi sulle sue condizioni.
Ottava giornata: Milan-Pisa 2-2, Parma-Como 0-0, Udinese-Lecce 3-2, Napoli-Inter 3-1, Cremonese-Atalanta 1-1; domenica 26 ottobre ore 12.30 Torino-Genoa, ore 15 Sassuolo-Roma, Verona-Cagliari, ore 18 Fiorentina-Bologna, ore 20.45 Lazio-Juventus.
Nona giornata: martedì 28 ottobre ore 18.30 Lecce-Napoli, ore 20.45 Atalanta-Milan, mercoledì 29 ottobre ore 18.30 Como-Verona, Juventus-Udinese, Roma-Parma, ore 20.45 Bologna-Torino, Genoa-Cremonese, Inter-Fiorentina, giovedì 30 ottobre ore 18.30 Cagliari-Sassuolo, ore 20.45 Pisa-Lazio.
Classifica: Napoli 18, Milan 17, Inter, Roma 15, Bologna, Como 13, Juventus, Udinese, Atalanta 12, Cremonese 11, Sassuolo 10, Lazio, Cagliari, Torino 8, Parma 7, Lecce 6, Verona, Pisa 4, Fiorentina, Genoa 3.