Società

A Natale pranzi per i poveri: 40 mila solo in Italia, gli altri in oltre 700 città del mondo

E’ stato ribattezzato “il pranzo più bello dell’anno”. Perché a tavola ci sarà posto per tutti. A partire dagli “amici” di sempre: senza fissa dimora, anziani soli, poveri, rifugiati, detenuti nelle prigioni. La tradizione del pranzo di Natale della Comunità di Sant’Egidio, nata 34 anni fa, il 25 dicembre del 1982, con un piccolo gruppo di senzatetto e anziani serviti a tavola nella Basilica romana di Santa Maria in Trastevere, oggi è diventata un appuntamento ben più grande. “Oggi siamo molti di più ai pranzi di Natale con i poveri, amici della Comunità di Sant’Egidio – spiegano nella grande realtà dell’impegno sociale e del dialogo -: 200 mila in tutti i continenti. Ma è sempre da Santa Maria in Trastevere, vestita a festa, che domenica alle 12.00 lanceremo al mondo un forte messaggio di pace e solidarietà”. Quest’anno, quindi, le previsioni dei pranzi di Natale di Sant’Egidio parlano di più di 200 mila persone accolte nel mondo.

“In Africa, America Latina e Asia, anche con i bambini che vivono in strada o frequentano nelle grandi periferie urbane, le nostre Scuole della Pace – sottolineano alla Comunità -. In un momento difficile, segnato ancora da troppi conflitti e dal terrore, vogliamo lanciare insieme un corale appello di solidarietà e pace”. L’iniziativa ultra-trentennale incrocia in questa fase anche la significativa crescita della povertà in Italia. In tutta la Penisola sono previsti tanti pranzi per i poveri in un centinaio di città, con la partecipazione di oltre 40 mila persone. Quello più conosciuti è appunto a Roma, a Santa Maria in Trastevere, dove tutto è cominciato nel 1982. Sempre per questo Natale a Roma, il 24 dicembre sera, cioè domani, è prevista la cena di Natale itinerante, presso le stazioni e nei luoghi abituali di vita delle persone senza fissa dimora. Il 25 dicembre sono programmati invece 50 pranzi con circa 15 mila ospiti, e altri nel periodo natalizio.

Gli altri pranzi di Natale a Roma saranno nei quartieri Centocelle, Esquilino, Garbatella, Laurentino, Nomentana, Ostia, Tormarancia, Prima Porta, Primavalle, Serpentara, Monteverde, Testaccio, Tiburtino, Tor Bella Monaca, Tor de’ Cenci, Tor Marancia, Tor Pignattara, Torrenova, Torrino, Trullo, Tufello, Torre Angela, Alessandrino, Colli Aniene, Cassia-Flaminia, Garbatella, Anagnina, Don Bosco, Ostia, Prenestino, Appio e altri. E nella provincia, a Fiumicino, Nettuno e Civitavecchia. Più di 20 pranzi si terranno in istituti per anziani. Tra le altre più di cento città italiane interessate dall’iniziativa, ci sono Genova, Messina, Bari, Milano, Firenze, Torino, Novara, Napoli, Padova, Catania, Cosenza, Palermo, Trieste, Reggio Calabria. Il 26 Dicembre, infine, ci sarà il pranzo a Regina Coeli, cui ne seguiranno altri in 43 carceri di tutta Italia. Per quanto riguarda inoltre i pranzi di Natale nel mondo, sono previsti in oltre 700 città con circa 200 mila ospiti previsti: in Europa (Spagna, Germania, Russia, Austria, Ungheria, Romania, Francia, Portogallo, Ucraina, Belgio e altri paesi); in America (El Salvador, Messico, Argentina, Guatemala, Cuba, Usa e altri paesi); in Africa (in oltre 30 paesi, tra cui Mozambico, Guinea Conakry, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Camerun, Madagascar, Tanzania, Uganda, Congo, Malawi, Nigeria); in Asia (Indonesia, Filippine, Cambogia, Pakistan).

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